Tutelare l’espresso. Quello italiano e tradizionale. È questo l’obiettivo del Consorzio (NELLA FOTO I PROTAGONISTI DELLA FONDAZIONE DEL CONSORZIO) nato lunedì 15 settembre a Conegliano (Treviso) da una cordata di imprenditori del caffè. Un obiettivo da raggiungere anche richiedendo all’Unesco il riconoscimento di patrimonio immateriale dell’umanità.
Il “Consorzio di tutela del caffè espresso italiano tradizionale”, questo il nome del neo-costituito sodalizio, intende valorizzare l’autentico espresso, sinonimo di processi produttivi e qualità italiane.
L’espresso è, infatti, una formula tutta italiana che riesce a racchiudere in una tazzina i più svariati campi creativi: la macchina, presupposto indispensabile per la sua preparazione, fu inventata alla fine dell’800 a Torino e successivamente perfezionata a Milano. Divenne oggetto di design, grazie a molte tra le firme più prestigiose del Paese, tra cui Giò Ponti e Bruno Munari.
Valorizza il caffè, che da sempre ha trovato sulle sponde italiane uno degli snodi più rilevanti per la sua lavorazione e commercializzazione in Occidente. E poi c’è la ricetta vera e propria della tazzina perfetta che vuole specifica grammatura, grado e tempo di macinatura, temperatura dell’acqua e via dicendo. Un ampio bagaglio di storia, tradizioni e conoscenze che giustifica l’intento di inserirlo nella lista dei patrimoni immateriali dell’Unesco.
L’iniziativa è partita dal presidente del Gruppo Triveneto Torrefattori Caffè, associazione che riunisce oltre 250 aziende del settore in tutta Italia, Giorgio Caballini di Sassoferrato anche amministratore delegato di Dersut Spa.
«Tutelare l’espresso italiano tradizionale è un obiettivo importante per tutto il settore. Già da un paio di mesi siamo al lavoro per avviare l’iter per la candidatura – spiega -. Ora abbiamo posto la pietra miliare e da qui inizia un percorso lungo e complesso, che non si concluderà con l’auspicato riconoscimento. Anzi quello potrà diventare un nuovo punto di partenza per il nostro lavoro di promozione. Non a caso il nostro primo atto formale è stato proprio la nascita di questo consorzio».
Tra i soci fondatori del Consorzio si contano brand importanti del comparto provenienti da tutta Italia.
In prevalenza torrefattori:
Bin Caffè Spa
Caffè Cagliari Spa
Caffè Krifi Spa
Dersut Caffè Spa
Essse Caffè Spa
Goppion Caffè Spa
Hausbrandt Trieste 1892 Spa
Lazzarin Caffè Spa
Oro Caffè Srl
Quarta Caffè Spa
Saquella 1856 Srl
Torrefazione Musetti Srl
ma anche produttori di macchine da caffè
Gruppo Cimbali Spa
La Spaziale Spa
e di macinadosatori
Mazzer Luigi Srl
oltre che l’associazione Gruppo Triveneto Torrefattori Caffè.
«Siamo molto contenti che abbiano aderito da subito non solo torrefattori ma anche importanti produttori di macchine e di macinadosatori e ci auguriamo di poter accogliere presto tra i nostri soci altre aziende e associazioni di settore» conclude Caballini.