MILANO – La De Longhi, tra i maggiori produttori mondiali di macchine per caffè non professionali, ha annunciato ieri i risultati preliminari del primo semestre 2012, i ricavi consolidati sono di 644 milioni di euro, in crescita rispetto all’anno precedente del 9.3%. Il secondo Q, in linea con il primo, ha fatto registrare ricavi per 326 milioni pari a +8.3% del medesimo quarto del 2011. I ricavi sono per la maggior parte, circa il 70%, originati dalle vendite di macchine per il caffè ed elettrodomestici da cucina. Geograficamente sono ancora una volta i mercati emergenti a sorreggere la crescita.
De Longhi non smette di crescere
I mercati più maturi hanno sostanzialmente mantenuto invariati i livelli di vendite, mentre per i paesi mediterranei si è registrata una contrazione. Italia, Spagna, Grecia, Portogallo pesano per circa il 15% dei proventi e le loro prestazioni negative sono state più che compensate dai risultati delle altre aree. Il comunicato non delinea nel dettaglio la suddivisione dei ricavi, ma con buona probabilità ci attendiamo che la crescita sia dovuta principalmente all’aumento dei volumi e ad un piccolo effetto positivo derivante dal vantaggio sulle valute, i prezzi invece dovrebbero essere sostanzialmente invariati. I risultati dei primi sei mesi dell’anno in corso sono una sorpresa più che positiva e largamente sopra alle attese, in particolare la performance acquisisce importanza nel contesto in cui è stata registrata.
Le aspettative per il 2012 sono di ricavi in crescita del 7%
Il che significa che basterebbe ottenere una crescita media nei prossimi mesi di circa il 5% per poter raggiungere l’obiettivo. Storicamente il terzo trimestre è il più impegnativo per l’azienda, proprio per questo sono prossimi al lancio nuovi prodotti ed una revisione del listino prezzi che dovrebbero sostenere le vendite anche durante i mesi più difficili. I dati ufficiali saranno resi noti soltanto il 28 agosto, ma con i ricavi che sono stati preannunciati ci attendiamo miglioramenti in tutti gli indici di profittabilità. L’azienda ha dimostrato ancora una volta la sua resilienza (resistenza e flessibilità), anche in contesti e fasi di mercato particolarmente avversi.