MILANO – La notizia è pubblica dallo scorso 8 ottobre quando la lanciò l’agenzia di stampa americana Bloomberg. Il fondo statunitense Lone Star, che è proprietario tra l’altro della Evoca, leader europeo del Vending, e titolare della licenza per l’uso del marchio Gaggia Milano per le macchine professionali, aveva deciso di vedere la multinazionale o di quotarla in Borsa a Milano.
Nelle ultime ore il quotidiano economico Il Sole 24 Ore ha rilanciato quella notizia abbinando l’interesse del gruppo De’Longhi a Evoca. Interesse che ha immediatamente suscitato il favore della Borsa. Tanto da far segnare, venerdì 1 marzo, al titolo De’Longhi un guadagno che ha superato il 2%.
De’Longhi, nuove prospettive?
Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, il gruppo De’Longhi, specialista degli elettrodomestici e delle macchine per il caffè da casa sta valutando il dossier Evoca. Società che ha nel suo portafoglio le macchine per il caffè professionali a marchio Gaggia e Saeco ma anche i distributori automatici N&W. E pure gli importanti marchi Wittemborg, Necta, Saeco professionale e Ducale. Va anche ricordato che lo scorso maggio Evoca, per chiudere il cerchio, ha acquisito la spagnola Quality Espresso titolare del marchio Gaggia in Spagna e nella maggior parte dei Paesi di lingua spagnola in America Latina. Tutti marchi che Evoca commercializza con successo in tutto il mondo dalla sede di Valbrembo in provincia di Bergamo.
L’azionista di controllo è l’americano Lone Star
Dallo scorso ottobre ha affidato un mandato a Deutsche Bank per valutare operazioni strategiche come la cessione o la quotazione in Borsa. Secondo gli analisti di Mediobanca Securities, il management di De’Longhi in passato ha già indicato nelle macchine da caffè professionali il segmento di business per possibili acquisizioni. E nel frattempo qualche acquisizione in questo campo l’ha pure conclusa. Ed è proprio per questo che difficilmente l’operazione Evoca-Gaggia andrà in porto.
Va anche detto che il gruppo De’Longhi ha margini per un impegno fino a 1,5 miliardi. E, secondo Il Sole 24 Ore, la valutazione di Evoca sarebbe superiore al miliardo. Anche 1,5 miliardi di euro, fu scritto in ottobre.
Tuttavia se la parte più interessante dell’acquisizione fosse quella delle macchine professionali per caffè a marchio Gaggia e Saeco sembra più che altro una congettura.
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