domenica 22 Dicembre 2024
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De Longhi accelera il passo con Ebitda a 230 milioni

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MILANO – «Salvaguardare la forza dell’innovazione, potenziare la rete distributiva, aumentare la capacità produttiva e spingere sulla leva del marketing». Sono queste, precisa Fabio De Longhi, amministratore delegato dell’omonimo gruppo, «le priorità strategiche a cui stiamo lavorando con l’obiettivo di riproporre anche nel futuro tassi di crescita elevati, con margini reddituali soddisfacenti, e conquistare nuovi mercati grazie anche alla forza di attrazione dei nuovi modelli». Più in particolare, prosegue il capo azienda, «abbiamo scelto di attuare lo spinn off delle attività ‘clima professionale’ per concentrarci sul core business dei ‘piccoli elettrodomestici’ ed ora lavoreremo con ancora maggiore determinazione sui prodotti per innovarne la gamma con focus su tre settori: le macchine per caffè, i robot per la preparazione del cibo e i sistemi stiranti». Tre settori che presentano buone potenzialità di sviluppo, a partire dal caffè, «dove noi siamo leader globali e vogliamo continuare a crescere in quanto il mercato presenta ancora importanti potenziali come emerge pure dai dati dell’ultima nata: LattissimaPiù, macchina per preparare il cappuccino lanciata con successo lo scorso anno».

De Longhi: novità sono attese pure nell’ambito dei ‘robot per la preparazione del cibo

Un settore che mantiene una buona intonazione nonostante la congiuntura avversa, anche se, come sottolineano a Treviso, «la sfida più importante sarà lanciata nei sistemi stiranti dove noi — precisa De Longhi — siamo più piccoli dei competitor, ma vogliamo crescere e conquistare nuovi mercati lanciando nuovi prodotti e rafforzando la rete distributiva; il tutto proprio per cogliere le opportunità di un business che presenta potenzialità di sviluppo importanti».

E la distribuzione rappresenta anche il secondo obiettivo strategico della multinazionale veneta anche poiché, precisa il capo azienda, «vogliamo espanderci su nuovi mercati e per farlo dobbiamo rafforzare la rete distributiva con focus sui Paesi emergenti». Più in particolare, prosegue, «entreremo in nuove aree quali Ucraina, Brasile e Cile, mentre potenzieremo la presenza dove siamo ancora deboli rispetto alle potenzialità di realtà quali Cina, Russia e Dubai».

Un impegno particolare sarà poi riservato al terzo obiettivo strategico: il potenziamento della capacità produttiva

Questo in quanto noi, sottolinea con forza De Longhi, «siamo convinti che il controllo diretto della produzione sarà sempre più una leva strategica del successo anche perché ci permette di salvaguardare il knowhow e tenere sotto controllo i costi senza rinunciare all’elasticità. Questo anche perché lo sviluppo degli stabilimenti avviene oggi essenzialmente in Cina, dove abbiamo tre impianti produttivi con circa 3mila dipendenti».

Da rilevare al riguardo che è stata da poco completata la nuova fabbrica realizzata su 40.000 mq con investimenti per 30 milioni di dollari; l’impianto sarà operativo da febbraio e sarà destinato alla produzione dei robot per la preparazione del cibo e dei sistemi di stiro, anche se le componenti core e quelle indirizzate al caffè resteranno ubicate in Europa. Il quarto obiettivo strategico è rappresentato invece dal marketing e più in particolare da quello «attinente al punto vendita, dove vogliamo estendere le iniziative coinvolgendo anche il cosiddetto ultimo metro con la finalità di stare vicino al cliente, illustrando le caratteristiche del prodotto con personale dedicato collocato anche nei corner e nei shopping shop dislocati all’interno dei grandi punti vendita o dei centri commerciali».

Iniziative attuate con la finalità di «valorizzare quella vision e quella mission che si ritrovano in ogni singolo prodotto della nostra azienda, caratterizzandoli e differenziandoli».

De Longhi investe oltre il 3% dei ricavi nell’attività di ricerca e sviluppo e ha creato un team interno dedicato per ogni linea di prodotto

«Iniziative estese al design industriale in quanto — prosegue il capo azienda — rappresenta un elemento centrale per identificare, caratterizzare e differenziare in modo inequivocabile il prodotto del gruppo. E questo proprio perché De Longhi vuole «salvaguardare la politica di selezione che ha rappresentato una delle leve del successo in quanto privilegiamo la qualità sulla quantità, selezionando in modo rigoroso i lanci: prodotti pochi, ma buoni e di successo poiché presidiamo tutta la catena del valore e possiamo supportarli anche nella fase di vendita» come indicato.

Una serie di iniziative di assoluta valenza strategica in quanto dovranno garantire la prosecuzione dello sviluppo dopo un 2011 di vera eccellenza, con ricavi consolidati aumentati del 10% a 1,8 miliardi e margini sostanzialmente in linea con i primi nove mesi. L’Ebitda dovrebbe così collocarsi nell’intorno dei 230 milioni (+20%) e l’Ebit fissarsi vicino ai 190 milioni (+27%), mentre la posizione finanziaria dovrebbe mettere in luce una liquidità nell’ordine dei 50 milioni in presenza di un free cash flow di 50 milioni dopo investimenti per oltre 40 milioni e dopo aver distribuito ai soci 22 milioni sulla base dell’utile 2010.

Risultati di grande valenza e conseguiti merito la tenuta dell’ultimo trimestre, che ha confermato il buon andamento pur in presenza di uno scenario congiunturale più difficile a livello globale grazie all’ottimo andamento di pressoché tutte le aree di business a partire dal caffè. Questo anche perché la diversificazione geografica ha permesso di assorbire senza contraccolpi le criticità presenti in alcuni paesi del CentroSud Europa.

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