MILANO – Davide Cobelli, campione roasting italiano del 2020, torrefattore e coordinatore nazione di Sca Italy, ha preso parte alla competizione Roasting nelle competizioni mondiali del World of Coffee di Milano. Nonostante il nome non compare nella classifica finale top 4 del Mondiale: la classifica completa sarà nota più avanti. Vedremo. Però Cobelli si dichiara comunque soddisfatto del percorso intrapreso. Leggiamo di seguito le sue considerazioni dopo i Mondiali.
Cobelli, come ha vissuto questi tre giorni di gara al World of Coffee? Che cosa ha provato?
“È stata una liberazione. Dopo due anni e mezzo dalla vittoria del campionato italiano devo dire che presentarmi sul palco ha rappresentato per me una liberazione dallo stress e da una serie di meccanismi emotivi che si sono creati in questo lasso di tempo. Finalmente da domani potrò tornare a respirare, a rigenerarmi e a ripartire. Avrei voluto fare meglio ma ho gareggiato al massimo delle mie possibilità e ho dato tutto quello che potevo. Ho ancora molto da imparare ma sono comunque soddisfatto di essermi messo in gioco in un contesto mondiale cercando di rappresentare l’Italia nel mondo del caffè nel migliore dei modi.”
Come è riuscito a gestire la tensione sul palco?
“È una cosa unica che solo chi ha messo piede in un palco mondiale negli ultimi tempi può capire. Ormai le competizioni sono diventate sinonimo di complessità e lo stress non può fare altro che aumentare in una situazione del genere. Devo dire però che ho cercato di gestire al meglio la tensione e la parte emotiva. Ho lavorato molto sulla parte di auto-gestione e ci sono anche riuscito dal punto di vista emozionale. Purtroppo però non si è tradotto in qualcosa di positivo nella tazza ma questo è un altro discorso.”
Comunque lei si sente soddisfatto di questo percorso?
“In complesso direi di sì. Chiaramente avrei voluto ottenere un risultato migliore però la soddisfazione c’è perché ho messo me stesso nella mia gara e ho fatto del mio meglio.”
Per quanto riguarda la preparazione? Se potesse tornare indietro si concentrerebbe su qualche altro aspetto in particolare?
“No, non cambierei nulla della mia preparazione che è durata due anni e mezzo. Non credo di aver fatto errori in questo senso. Semplicemente la gara ha un elemento di terno al lotto: in un certo senso poiché cerco di interpretare quello che potrebbe essere il gusto personale e i giudizi internazionali che non si conoscono. Alla fin dei conti produci qualcosa che non hai mai visto fino al giorno prima. L’esperienza gioca moltissimo e nel mio caso non ha giocato a favore.”
Cobelli, ha progetti per il futuro?
“Mi riposerò per qualche giorno e penserò alle mie aziende e portare avanti tutti i progetti Sca Italy che già stanno prendendo forma.”
di Federico Adacher