MILANO – Revocato lo stato di liquidazione della Danesi Caffè Spa di Roma. Lo ha deciso ieri mattina l’assemblea degli azionisti segnando una svolta nella gestione dell’importante torrefazione capitolina e tra le maggiori in Italia, nel segno della continuazione dell’attività della Società che potrà così proseguire ad operare sul mercato locale, nazionale e all’estero dove ha solide tradizioni.
Le revoca dello stato di liquidazione è avvenuto dopo il riassetto dell’azionariato della Danesi Caffè. Contemporaneamente l’assemblea ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione che ha in Roberto Danesi il presidente, consiglieri le tre sorelle Giorgia Danesi, Giordana Danesi e Ilaria Danesi.
Nel corso dell’assemblea sono stati anche esaminati gli affari della società che – secondo una nota -, “nell’anno che si sta esaurendo, hanno fatto registrare un andamento economico decisamente positivo confermando la linea di crescita dei margini operativi degli ultimi anni. Buona anche la solidità’ patrimoniale e finanziaria che risulta tra le migliori del settore nonostante il periodo di crisi economica generale”.
Dopo l’assemblea e le decisioni prese la Famiglia Danesi continuerà a conservare la totale titolarità della Società che è nata nel 1905 e che detiene uno dei marchi di caffè torrefatto di qualità più conosciuti sul mercato italiano e internazionale.
L’assemblea degli azionisti della Danesi Caffe’ SpA si è tenuta sotto la presidenza di Tiziano Onesti (Studio Onesti e Associati), coadiuvato, per la parte legale, nella strutturazione della complessa operazione economico- finanziaria da Gabriella Covino (Studio Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli e Partners), che ha revocato lo stato di liquidazione previo riassetto del proprio azionariato. I soci sono stati assistiti dai consulenti Giorgio Cintio, Cristiano Marinese e Oprandino Arrivabene.