MILANO – Da giorni l’Emilia-Romagna è nel cuore e nella mente di tutti per il disastro scatenato dalla pioggia e dai fiumi ingrossati oltre ogni limite per l’alluvione. I territori di questa Regione stanno affrontando una situazione disastrosa e i gestori di bar e ristoranti si ritrovano a fare i conti con macerie, fango, strutture sommerse. Di questa situazione abbiamo parlato con Matteo Dalpozzo, che oltre a MammaMia, caffetteria di Imola in provincia di Bologna, segue anche Bernabé, locale situato a Faenza.
La sua testimonianza ha dato il via ad una catena virtuosa che si spera possa aiutare gli imprenditori a riaprire il più presto possibile e superare questi terribili momenti.
Dalpozzo lancia l’appello a tutta Italia
“Il mio locale principale si trova a Imola ed è al sicuro, perché fortunatamente la città è rimasta abbastanza protetta dall’alluvione.
Fuori è l’apocalisse.
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Ed io la sto vivendo nel mio locale di Faenza che è stato allagato. Nella zona del centro è piovuto un metro d’acqua in una sola notte e ancora non siamo in grado di fare una stima precisa dei danni complessivi.
Per ora siamo riusciti soltanto a togliere il fango. Il maltempo ha devastato un’altra area che si trova oltre il fiume di Faenza, arrivando sino al mare e coinvolgendo molte città, in cui anche i secondi piani delle abitazioni sono stati sommersi.
Con i miei colleghi, la torrefazione Caffè Poli con cui collaboro, ci siamo confrontati insieme ad altri della community e abbiamo pensato come fare.
Alluvione: “La cosa principale adesso è permettere di riaprire i bar il prima possibile”
“Per ora abbiamo avviato una piccola raccolta fondi (qui) per acquistare alcune cose, ma la cosa ideale sarebbe attivare una catena per recuperare le attrezzature e poterle avere anche soltanto in prestito per un po’ di tempo.
Quindi, se qualche azienda che produce macchinari, dai macinacaffè alle macchine espresso sino alle lavastoviglie, potesse aiutarci a ripartire, sarebbe per noi fondamentale.”
Dalpozzo: “L’appello è per tutta la Romagna che è stata colpita duramente dall’alluvione”
“Nelle zone interessate per riaprire ci vorrà ancora molto tempo. Ora stiamo ricevendo alcuni contatti e disponibilità così poi potremo avviare un punto di raccolta in torrefazione e ridistribuire a chi ha bisogno.
Qualcuno ci ha già scritto e stiamo creando un file per muoverci al momento giusto. Alcuni locali ci impiegheranno qualche mese a tornare attivi.
Abbiamo giusto finito di pulire il nostro bar e stiamo cercando di dare una mano agli altri in città. ”