MILANO – Alla sedicesima edizione del Cafe Show di Seoul (Sud Corea) la “vela” tesa tra le impalcature che delimitavano lo stand di Dalla Corte è stato un richiamo efficace con il suo “make it better.
Nei quattro giorni di svolgimento della manifestazione, che ha ospitato 160mila visitatori da 80 Paesi, è stato continuo il flusso di baristi, operatori del settore e coffee lover che hanno osservato l’estetica e sperimentato la funzionalità della nuova dc pro XT, che ha riscosso molto interesse.
Attenzione e curiosità anche attorno alle due macchine espresso a un gruppo Mina nella postazione Smart Bar. Che alcuni artisti hanno personalizzate con pannelli in legno realizzando diverse forme e decori.
Seguitissime le dimostrazioni guidate dai coffee pro Johnny Jeon, Gordon Howell e Jim Olejnik che hanno realizzato alcune proof of taste impostando diverse curve di estrazione con l’esclusiva tecnologia DFR – Digital Flow Regulation – che regola il flusso sulla coffee cake.
Si è così potuto seguire il variare gusto di differenti caffè in base al flusso. O con un solo caffè, spaziare dalla spiccata acidità a un gusto più rotondo.
Decori d’autore
Nell’area gare i finalisti di 58 nazioni si contendevano il primo posto al World Barista Championship vinto dal britannico Dale Harris.
Contemporaneamente c’erano una evo2 posta sulla parte frontale tra le due Mina. Lì Francesco Fiorini, ha colpito il pubblico con i suoi decori precisi e fantasiosi.
Il barista campione italiano di Latte Art 2016 e secondo classificato 2017, ha meritato la trasferta e il soggiorno a Seoul.
Vincendo il contest di latte art che si è svolto durante il WOC di Budapest (Ungheria).
Ai decori dei campioni si sono alternati workshop che hanno mostrato come realizzare le figure più semplici (il cuore, la foglia…).
Anche l’unione di latte e caffè è stata oggetto di studio da parte dei coffee pro. Che hanno impostato diverse curve di estrazione per individuare il gusto più indicato a unirsi al latte nel macchiato.
