MILANO – Si chiama advantame ed è il nuovo dolcificante ‘ad alta intensità’ approvato dalla Food and Drug Administration, l’ente americano che regola cibi e farmaci, che va ad aggiungersi agli altri cinque già in commercio. E’ simile al più noto aspartame, ma molto più dolce. E sotto vi spieghiamo come.
Ancora privo di un nome commerciale, gli usi per cui l’advantame è stato approvato includono prodotti da forno, bevande non alcoliche e soft drink, chewing gum, caramelle, glassa, gelati, gelatine, pudding, marmellate, gelatine, succhi di frutta, sciroppi e condimenti.
”I sostituti dello zucchero ad alta intensità – spiega Captain Andrew Zajac, dell’Fda – a differenza di dolcificanti come zucchero, miele o melassa, aggiungono poche o nessuna caloria ai cibi e generalmente non aumentano i livelli di zuccheri nel sangue”.
Per determinare la sicurezza dell’advantame, l’Fda ha esaminato i dati di 37 studi condotti su animali ed esseri umani, per identificare possibili effetti tossici sul sistema immunitario, riproduttivo, nervoso e sullo sviluppo.
L’advantame è chimicamente ‘parente’ dell’aspartame e quindi le persone che non possono prenderlo, dovranno evitare anche l’advantame. Si tratta di chi soffre di fenilchetonuria, una rara malattia genetica, su cui si effettua lo screening su tutti i neonati prima che lascino l’ospedale dopo la nascita.
I cibi con aspartame devono indicarlo sul pacchetto proprio per tutelare chi soffre di fenilchetonuria, ma con l’advantame non sarà necessario, perché è molto più dolce dell’aspartame e ne basta una quantità molto piccola per raggiungere lo stesso livello di dolcezza. L’ultimo dolcificante approvato dall’Fda è stato il Neotame nel 2002.
Gli altri quattro già sul mercato sono la saccarina, scoperta nel 1879, l’aspartame, approvato nel 1981, l’Acesulfame potassio, approvato nel 1988, e il sucralosio, approvato nel 1998.