ROMA – La famiglia Pontecorvi continua a scrivere la sua storia nel settore dell’hotellerie, trovando il luogo ideale tra le vie del romano quartiere Prati. Dopo 70 anni di attività iniziati con la direzione di una piccola pensione nel rione Monti, la terza generazione di questa famiglia ha rilevato una struttura ricettiva trasformandola in un boutique hotel di categoria superiore. A via Fornovo 2 c’è oggi Apollo Boutique Hotel, dal design unico che si distingue per la qualità e l’esclusività dei servizi, con 14 camere diverse tra loro per colori e arredo. La fase di ristrutturazione è stata seguita dall’architetto Antonio Gabriele, che ha curato con particolare attenzione tutti i dettagli. Nel dehors di questo palazzo c’è Dafne Garden Cafè. Incastonato tra gli alti edifici del più recente quartiere romano, un luogo ideale dove prendersi una pausa dai ritmi frenetici della città.
Con un ingresso indipendente da quello dell’hotel, Dafne sviluppa il concetto di condivisione e ritrovo dalle prime luci del mattino fino all’ora dell’aperitivo. E conquisterà il cuore dei romani grazie alla location esclusiva che accoglie questo giardino segreto in perfetto stile urban jungle.
Dafne Garden Cafè: la sua progettazione è stata affidata allo studio Doppio Tratto di Francesca e Valentina Angelini
Che, insieme al suo partner storico Fleur Garden Trastevere, è stato chiamato per curare l’allestimento del garden design e dello spazio esterno del bar. «Dialogare con i lavori svolti dall’architetto è stato il nostro primo pensiero. Trovare la chiave giusta per legare gli ambienti interni creando un fil rouge con l’esterno». Infatti, la scelta è stata di mantenere l’eleganza mentre le sfumature sono valorizzate non solo dal verde del giardino ma anche dai giochi cromatici dei tavoli con forme geometriche. Dal bianco al grigio antracite passando per il tortora. Inserendo vasi che creano armonia trasformandosi in elementi architettonici da cui innestare la luce.
Una macchia mediterranea in cui gli ospiti si sentiranno immersi ritrovandosi in un ambiente davvero singolare e quasi impensabile da trovare tra il cemento dei palazzi, dove le piante ossigenano l’aria naturalmente.
Le lanterne luminose sono in ottone, come le gambe delle sedie, e illuminano l’atmosfera donando un tocco retrò che si aggiunge alle note orientali dell’acero rosso posizionato in uno dei quattro angoli. L’offerta gastronomica è strutturata su diverse fasce orarie tra colazione, pranzo e aperitivo con un’attenta selezione di piccole aziende agricole laziali del circuito di Campagna amica.
La mattina l’appuntamento al bar è caratterizzato dal profumo dei cornetti e dei più classici dolci da pasticceria
Che possono essere accompagnati dalla caffetteria calda o da una delle fresche centrifughe. Tutti i lievitati e il pane, invece, provengono dallo storico forno Roscioli.A coordinare la proposta food nella sua fase di start-up c’è Federico Cari, chef freelance con un passato in ristoranti stellati come ‘Il Convivio’ , ‘Caino’ o ‘Dal Pescatore’ ma è stato anche socio e co-founder di ‘Bompiani’, pasticceria romana arrivata a ottenere le 3 Torte sulla guida del Gambero Rosso.
Federico dal 2018 si occupa, appunto, di consulenze per la ristorazione ed è la voce della trasmissione radiofonica “Sweet Side” su Radio Food Live. “Ho voluto creare una proposta food adatta alla zona dove ci troviamo. Molto dinamica e legata al lavoro, ma anche residenziale con ritmi più rilassati. Dafne è un garden cafè – aggiunge Federico. – una micro oasi verde nel cuore di Prati e volevo che questo si riflettesse anche nelle proposte food; molte verdure ed erbe aromatiche, a partire dalle insalate. Così come nei panini gourmet preparati al momento.
Ho studiato un Club Sandwich Vegetariano, a base di pane integrale e verdure, profumato con erbette aromatiche estive fantastiche”. Per l’aperitivo c’è una drink list classica con qualche personalizzazione come i due cocktail dedicati ad Apollo e Dafne, personaggi mitologici che valorizzano questo luogo.
Mentre il primo è un drink più maschile con base Rum bianco, Blue Curaçao, sciroppo di cocco e succo d’ananas, quello che porta il nome della Ninfa esprime la massima sensualità della donna con un miscelato a base di Vodka, Campari e Passoà.
L’impronta “naturale” si ritrova anche nella carta dei vini costruita su produttori di nicchia made in Italy: in cantina sei rossi, sei bianchi, qualche spumante e la possibilità di ordinare la bottiglia, alla mescita o in modalità take away. Unico brand di birra presente è Birra del Borgo, con una postazione sia per la spina che per le bottiglie. Ad accompagnare il beverage una selezione di affettati e formaggi da degustare durante un raffinato aperitivo isolati dai rumori della caotica città.