domenica 22 Dicembre 2024
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SOSTENIBILITÀ – Da fondi di caffè a pellet per la stufa: nuova energia dagli scarti

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UDINE – Trasformare i fondi di caffè in pellet. Cattelan Distributori Automatici e l’Università di Udine hanno lanciato lanciano un innovativo progetto.

Ogni distributore automatico produce fondi di caffè e Cattelan, grazie ad un accordo con il dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università di Udine, nato da un suggerimento dell’associazione di promozione sociale Animaimpresa, ha trovato il modo per riutilizzarli.
«Nel nostro ciclo di produzione – spiega Fabrizio Cattelan, amministratore delegato di Cda – abbiamo individuato un punto sensibile, quello dei fondi del caffè che, fino ad oggi, erano considerati uno scarto inutilizzabile». Per ovviare a questa situazione, Cda si è rivolta all’Università degli Studi di Udine e a Blucomb, un suo spin-off che si occupa di produzione e utilizzo di carbone vegetale, per analizzare e studiare le proprietà dei fondi di caffè.

«Grazie alle analisi di Blucomb – continua Cattelan – abbiamo scoperto che i fondi di caffè, innanzitutto, hanno la consistenza adeguata per essere trasformati in pellet. Da sottolineare che al loro interno non sono stati rinvenuti metalli pesanti e quindi sono particolarmente interessanti per l’utilizzo nel compostaggio o come fertilizzanti del suolo, sfruttando le loro proprietà nutritive per le piante. Inoltre, la resa energetica di pellet di caffè, è il doppio rispetto ad uno di legno e, se utilizzati per la produzione di calore tramite pirolisi, creano un carbone vegetale di grande valore come ammendante del suolo in agricoltura».

La soluzione al problema degli scarti apre quindi un ventaglio di opportunità che potrebbe diventare oggetto di sviluppi davvero interessanti.

Ancora Fabrizio Cattelan: «Naturalmente ci sta a cuore risolvere in modo sostenibile lo smaltimento dei fondi di caffè dei nostri distributori automatici, ma rappresenta anche un valore a livello territoriale, in quanto riguarda la trasformazione di un rifiuto, come i fondi di caffè, in una risorsa. Grazie alle analisi dell’Università di Udine, abbiamo scoperto la possibilità di riutilizzare questi materiali sia per la produzione di ammendanti del suolo, grazie al riutilizzo degli elementi nutritivi ancora presenti, che per la produzione di energia, e stiamo quindi pensando ad un progetto integrato ai processi gestionali, che contribuisca ad arricchire il già ampio programma sostenibile intrapreso da Cda».

Vista la quantità di fondi di caffè ritirati dai distributori automatici, Cda ha infatti pensato di affidare a Blucomb lo studio su un sistema di riscaldamento per un capannone in via di ristrutturazione, situato sempre nella sede aziendale di Flumignano.

Fonte: http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2013/11/08/news/da-fondi-di-caffe-a-pellet-nuova-energia-dagli-scarti-1.8076616

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