SAN SALVADOR – Prosegue il progetto CafeyCaffè “Rete regionale per sostenere le associazioni e per di più i piccoli produttori di caffè nella regione dell’America centrale e dei Caraibi”. Difatti ha avuto luogo nella caffetteria del Museo Nazionale di Antropologia la consegna ufficiale delle borse di studio. Che sono andate ai futuri partecipanti salvadoregni della Scuola Italiana del Caffè a Firenze.
Infatti alla cerimonia ha partecipato il Direttore di sede dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, Marco Falcone. Inoltre c’era il direttore esecutivo del Consiglio salvadoregno del Caffè Hugo Hernández.
Il programma CaféyCaffè
La scuola fiorentina nasce sotto il programma CaféyCaffè. Difatti è un’iniziativa che mira anche a migliorare i livelli di vita dei piccoli produttori dell’America Centrale. Ad esempio attraverso azioni che promuovono la qualità del caffè e l’accesso a mercati più competitivi.
Negli ultimi anni sono stati realizzati sei corsi presso l’Istituto Agronomico per l’Oltremare. Che ora si chiama Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo – AICS a Firenze. Insieme all’Istituto Italo Latinoamericano (IILA), il Comitato Italiano del Caffè, e l’Associazione Latina Caffè.
Il corso di quest’anno sarà il settimo. L’obiettivo principale è quello far conoscere ai partecipanti la cultura italiana dell’espresso e le novità di caffetteria. Ma anche il consumo e la preparazione di bevande basate sul caffè.
I partecipanti seguiranno corsi di caffetteria, latte art, brewing e torrefazione e ottenendo le relative certificazioni SCA. Migliorando inoltre le loro conoscenze come tecnici e formatori una volta tornati nei loro paesi. Perché è grazie all’iniziativa i partecipanti salvadoregni William Fernando Moreno Hernández e José Emmanuel Bautista Landaverde viaggeranno a Firenze.
Stanziamenti per 1,8 milioni di dollari
CafeyCaffè è un progetto regionale finanziato con un importo di oltre 1.800.000 dollari da parte dell’AICS. E in questo modo realizzato nel paese con il sostegno del Consiglio salvadoregno del caffè.
Perché i programmi nel settore del caffè della Cooperazione Italiana hanno uno scopo principale. Che è quello del miglioramento della qualità del caffè e delle condizioni di vita dei piccoli produttori. Perché queso infatti serve a ridurre la loro vulnerabilitá socioeconomica e culturale, verso una maggiore sostenibilitá del raccolto.