MILANO – Uno dei tipici tè inglesi anche se di inglese ha effettivamente proprio poco, il tè proviene dalla Cina e il bergamotto dalla Calabria. Nel 1700 il tè divenne di moda nelle case britanniche e i mercanti che lo importavano da varie parti dell’impero creavano le loro miscele mischiando diversi tipi di tè, aggiungendo spezie e altri aromi.
Nella maggioranza dei casi la ricetta rimaneva segreta ma in alcuni casi la miscela tè veniva poi venduta come è successo nel caso del Earl Grey che è fatto da tè cinesi con aroma di bergamotto.
Non sappiamo con certezza chi abbia inventato l’Earl Grey, molto probabilmente il nome viene da Charles Grey che era in second conte Grey ovvero 2nd Earl Grey e che divenne primo ministro britannico nel 1830.
Ci sono diverse storie che spiegano come mai il conte diede nome al tè, alcune parlano di un regalo di un mandarino cinese dopo che il conte salvò la vita del figlio.
Sappiamo tre cose con certezza : l’Earl Grey usa tè neri cinesi, i cinesi non mettevano il bergamotto nel tè e il conte non aveva mai messo piede in Cina.
Sappiamo anche che c’era l’uso di mettere il bergamotto nei tè cinesi in Gran Bretagna per farli passare per tè costosi e molto aromatici.
La famiglia Grey dice che la ricetta fu inventata da un cinese per fare il tè dall’acqua della loro proprietà in Inghilterra che era molto pesante e ricca di calcare.
Il bergamotto aveva lo scopo di neutralizzare il calcare ma piacque molto agli ospiti e Twinings lo commercializzò.
Oggi non solo Twining vende l’Earl Grey, ci sono diverse marche in commercio, ma fu la prima a vendere quella che era in ogni caso una ricetta usata da poche persone. L’Earl Grey nel Regno Unito è ancora oggi considerato un tè da aristocratici o benestanti.