CIMBALI M2
giovedì 21 Novembre 2024
  • CIMBALI M2

In India con CSC nella piantagione di Vellakadai, dove il caffè è donna

Terza e ultima tappa del viaggio in India di CSC –Caffè Speciali Certificati. Nel sud della penisola indiana, alberi carichi di mandarini circondano la piantagione di Vellakadai: una visione insolita e spettacolare. La cura di ogni fase di lavorazione del caffè è affidata alle donne.

Da leggere

  • Dalla Corte
TME Cialdy Evo
Demus Lab - Analisi, R&S, consulenza e formazione sul caffè

VELLAKADAI, Tamil Nadu, India – Il viaggio in India di Enrico Romano, titolare di C.B.C. di Roma e responsabile per CSC dei caffè indiani, Vittorio Barbera di Barbera 1870, Paola Goppion di Goppion Caffè e Andrea Matarangolo di Mondi Caffè. Un percorso che si è concluso nella realtà colorata e ricca di vegetazione delle Shevaroys Hills, nello stato di Tamil Nadu. Nel sud della penisola indiana, famoso anche perché qui si tesse il madras, un tessuto di cotone leggero con il caratteristico disegno a quadretti.

CSC nella piantagione di Vellakadai

CSC organizza un viaggio col suo responsabile Enrico Romano, alla scoperta del mondo del caffè indiano.

Sulla parte apicale di uno di questi rilievi, tra i 1300 e i 1600 metri di altezza, si trova la piantagione di Vellakadai.

Il colpo d’occhio è spettacolare quando gli alberi sono carichi di mandarini, che raramente si trovano accanto al caffè.

CSC, C.B.C ci raccontano il binomio donne-caffè

Ci attende e accoglie nella propria casa Ramesh Raja. Discendente di una famiglia che da più di 50 anni si dedica al caffè. La stessa che ne cura con particolare attenzione la qualità. Il 100% della lavorazione è effettuato manualmente.

La raccolta avviene tra dicembre e gennaio ed è realizzata dalle donne. Come spesso accade nei paesi produttori di caffè, si ripropone il binomio donne-caffè.

A fine giornata arrivano al centro di raccolta su dei camioncini. Parlano tra di loro prima di passare all’ultima fase, la selezione delle bacche migliori. Questa viene effettuata con grande rapidità. Le donne accoccolate a terra, davanti alle ciliegie che hanno raccolto durante il giorno.

Il prodotto è quindi lavato e asciugato al sole su un patio di mattoni. L’ulteriore verifica della qualità dei chicchi è affidata ancora all’occhio preciso e alle mani femminili prima di immagazzinarli nei sacchi di juta.

Globalmente le piantagioni si estendono su più di 600 ettari. Di questi, 400 coltivati ad arabica e 230 a robusta.

Il sapore del Vellakadai

L’India Vellakadai qui prodotto è un arabica dalle caratteristiche molto interessanti: è pulito in bocca, piacevole con il suo corpo deciso e le note persistenti di cioccolato; la dolcezza si accompagna a un’acidità delicata. Per questo è ottimo da gustare sia in purezza sia da utilizzare come base per miscele espresso di alta qualità.

A viaggio concluso, CSC è soddisfatta sia dalla qualità del prodotto sia dall’eccellente rapporto con tutti i produttori, uno dei fattori più importanti della qualità dei caffè Caffè Speciali Certificati, che prosegue ormai da più di vent’anni.

Una garanzia per i torrefattori e per chi produce. Le loro “finche” non sono luoghi di provenienza di grido. Non sono diventati tali rapidamente. Non c’è il rischio di essere abbandonati al mutare dei gusti. Sono luoghi di approvvigionamento costanti, a fronte di qualità e impegno nel mantenerla.

È il bello (e il buono) di caffè con un’origine. Solo dopo accurati controlli delle campionature allo sbarco potranno meritare il bollino CSC.

CIMBALI M2
  • Brambati

Ultime Notizie

  • Water and more
  • Carte Dozio