MILANO – Il proprio caro sullo scaffale. Ma non nell’urna delle ceneri ma nella ceramica di una tazzina. L’idea che a qualcuno potrebbe apparire macabra è nata in una cornice filosofica della mente di Justin Crowe. Un uomo che si è chiesto come meglio potesse elaborare l’idea della morte del nonno. Venuto a mancare nella sua stessa dimora.
Crowe: superare la morte nel quotidiano
Crowe si è risposto che collocare l’evento radicale della morte nella normalità della vita quotidiana fosse il modo migliore per esorcizzarla.
Da che mondo è mondo, gli esseri umani hanno bisogno di “addomesticare” la morte. Attraverso quelli che in antropologia si chiamano “riti di passaggio”.
Ne esistono in ogni cultura, ognuna ha i suoi. E il gruppo di amici ai quali Crowe espose quale fosse il suo – o meglio l’idea – gli chiese di produrre un ‘teaser’ come per la proposta di un film. Così è nata – racconta il giornale inglese Independent – la Chronicle Cremation Designs.
Il processo di lutto di Crowe
Questo il procedimento per trasformare il defunto in ceramica.
Si raccolgono le ceneri per poi impastarle con argilla e altri leganti. La malta così ottenuta è plasmabile in forme che vengono messe a cottura in forno a 1300 gradi dopo averle magari smaltate a colore.
Il campionario oggettistico è vario: si va dalla bigiotteria, con prezzi attorno ai 175 euro, fino ai più costosi poggiapiatti da tavolo in ceramica. Prezzo: 600 euro. Ma si possono anche scegliere, dal catalogo, portacandele o tazzine di caffè.
Andamento aziendale
Secondo il giornale inglese, Crowe – dalla fondazione dell’azienda in ottobre – ha prodotto 35 pezzi. A partire dalle ceneri di parenti, di ogni ordine e grado. Defunti dei suoi clienti, ma anche dei loro beneamati animali domestici trapassati.
Il luminare per candela è l’oggetto più gettonato. Ma perchè scegliere la tazzina quando si possono trasformare in un diamante?
Gli oggetti ricordo
“Inserire le ceneri nella ceramica – ha spiegato Crowe – ci consente di produrre oggetti di design funzionali alla vita quotidiana. Incarnano inoltre una storia potente. Penso che utilizzare ceramica e smalti per farne oggetti-ricordo sia una miscela perfetta di simbolismo, funzionalità, rispetto e anonimato”.
Per non parlare della capacità di attraversare le epoche storiche. Tipica dei manufatti ceramici argillosi come insegnano gli scavi archeologici.
“Si tratta di oggetti che possono rimanere immutati per secoli. Le persone che acquistano i nostri prodotti commemorativi cercano il modo di mantenere vicini i loro ricordi. Invece di guardare una fotografia, interagiscono coi loro ricordi. Nella tazzina del caffè c’è un poderoso aspetto sensoriale dell’atto del ricordare”.