MILANO – Inizio anno in profondo rosso per New York: la borsa degli arabica ha registrato ieri la sua nona seduta consecutiva in territorio negativo. Nello spazio di due settimane, il contratto per scadenza marzo ha perso oltre il 17% passando dai 173,55 centesimi di mercoledì 28 dicembre ai 143,90 centesimi di mercoledì 11 gennaio: si tratta del livello più basso, per la scadenza principale, da maggio 2021.
Solo negli ultimi due giorni, il benchmark è arretrato di 1.415 punti, di cui 700 nella seduta di ieri.
Meno marcata la flessione dell’Ice Robusta, che ha perso il 2,2% dalla prima seduta dell’anno segnando un andamento altalenante nell’arco della prima decade di gennaio. La borsa londinese ha chiuso ieri in ribasso di 29 dollari, a 1.811 dollari.
Cosa succede a New York?
Migliora il quadro meteo brasiliano, con ulteriori previsioni di pioggia, che alimentano aspettative più ottimistiche per il prossimo raccolto.
L’importatore statunitense Wolthers Douque prevede, in un suo recente report, che la produzione del Brasile crescerà, quest’anno, del 16% raggiungendo i 65 milioni di sacchi.
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