MILANO – Crollano i prezzi dei caffè arabica: in questo inizio di settimana, la borsa di New York ha lasciato sul campo 1.510 punti (-6,9%) chiudendo ieri, martedì 12 luglio, a 205,35 centesimi, il livello più basso per la scadenza principale dalla prima decade di novembre 2021. Andamento negativo anche per l’Ice Robusta, sebbene le perdite siano decisamente più modeste: la borsa londinese ha ceduto 27 dollari nello spazio di due giorni terminando la seduta di ieri a 1.954 dollari, ai minimi dall’agosto scorso.
Numerosi i fattori che hanno contribuito a questo scivolone dei prezzi
Pesano innanzitutto le pressioni dei mercati finanziari. E la difficile situazione economica generale, con lo spettro di una recessione che potrebbe stroncare la ripresa economica post-Covid.
Ma ha inciso anche il rivalutarsi del dollaro e la debolezza del real brasiliano, ai minimi degli ultimi 5 mesi.
Sull’intero complesso delle commodity ha inciso inoltre il forte arretramento dei prezzi del petrolio, con il Wti sotto la soglia 100 dollari e il Brent a 103 dollari.
Tutti questi elementi hanno depresso il sentiment e catalizzato le liquidazioni degli speculatori, che hanno tagliato ulteriormente le loro posizioni lunghe.
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