MILANO – La crisi dei prezzi – nuovamente vicini ai minimi più che decennali dello scorso settembre – è stata il tema centrale della 124^ sessione del Consiglio internazionale del caffè, che si è svolta per la prima volta a Nairobi (Kenya), da lunedì 25 a venerdì 29 marzo, sotto la presidenza della svizzera Stefanie Küng.
Reiterato il grido d’allarme lanciato già nella sessione dello scorso autunno, quando il Consiglio aveva approvato la Risoluzione n. 465, ridefinendo le priorità del Piano strategico dell’Organizzazione per dare priorità all’emergenza prezzi.
Giù del 30% in due anni
Il livello medio dei prezzi è sceso di oltre il 30% negli ultimi due anni – sostiene l’Ico – creando gravi problemi di sostenibilità economica ai produttori, molti dei quali non sono nemmeno in grado di coprire i costi di produzione.
La conseguenza di un lungo periodo di prezzi depressi sono i minori investimenti nei fattori produttivi, con conseguente calo delle rese sul piano quantitativo e qualitativo.
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