MILANO – Arriva direttamente dalla Russia un nuovo modo per conservare la freschezza dei chicchi di caffè e così preservare un ottimo risultato in tazza anche a distanza di tempo. E non solo, questa scoperta aiuterebbe anche a “correggere” alcuni sbagli effettuati durante la torrefazione. La tecnologia alleata: parliamo dell’applicazione della criogenia ai grani tostati, ad una temperatura che sotto i 100 gradi. Leggiamo i dettagli di questo processo dall’articolo di Flavio Stefanoni su proiezionidiborsa.it.
Criogenia: dall’uomo ai chicchi di caffè
Sinceramente non avremmo mai pensato di dover fare i conti con i russi almeno per quanto riguarda il caffè. Eppure, è stata scoperta in Russia una tecnica innovativa per rendere il caffè ancora più cremoso e gustoso: il congelamento criogenico. È proprio vero che la corsa a stupire anche in campo delle invenzioni alimentari non ha limiti. E, la storia ci ha insegnato che il più grande paese d’Europa non è secondo a nessuno quando si tratta di competere e gareggiare.
Chicchi tostati surgelati
Il procedimento che hanno utilizzato alcuni scienziati di Mosca e San Pietroburgo è lo stesso della criogenia umana. Sì, proprio quella tecnica di congelamento dei corpi, che secondo la fantascienza, più che la scienza, ci permetterebbe di tornare a vivere tra qualche secolo. Questo procedimento di ibernazione è stato compiuto semplicemente con dei chicchi di caffè. Sono stati tostati e quindi congelati a una temperatura di circa 100 ° sottozero. Da qui, secondo gli scienziati russi, partirebbe il riscaldamento nuovamente dei chicchi e la loro macinazione rigorosamente a temperatura ambiente. Il risultato? A detta loro, la qualità del caffè sarebbe strepitosa. Ecco, perciò scoperta in Russia una tecnica innovativa per rendere il caffè ancora più cremoso e gustoso.
Quale sarebbe effettivamente il motivo di questa bontà
Ma, dietro a questa scoperta, che a noi italiani può sembrare quantomeno bizzarra, c’è una spiegazione logica. Portare in criogenia i chicchi di caffè, renderebbe maggiormente uniforme la qualità della tostatura. E, quindi, il sapore del caffè sarebbe non solo più gustoso, ma anche vicino alla perfezione. Diventando infatti la macinatura omogenea, non avremmo più caffè troppo amaro e nemmeno troppo acquoso. Difetti che, secondo la ricerca sovietica, andrebbero cancellati proprio grazie all’omogeneità dei chicchi. Ma, non solo, perché i cuori congelati del chicco di caffè non disperderebbero nell’aria i loro aromi, come avviene invece a temperatura ambiente. A questo punto, non ci rimane che metterci su un buon caffè.