MILANO – Consumi Usa di caffè ai massimi degli ultimi vent’anni: lo dice il National Coffee Data Trends 2022 (Ncdt), nuova edizione della tradizionale indagine sui consumi condotta ogni anno dalla National Coffee Association (Nca), la storica associazione dell’industria americana fondata nel 1911.
Da oltre settant’anni, l’indagine fotografa l’evoluzione dell’universo americano del caffè attraverso una serie di domande poste a un campione significativo della popolazione adulta. È bene sottolineare che le statistiche riguardano soprattutto le abitudini di consumo, più che le quantità.
E proprio in materia di abitudini, il primo dato saliente che emerge dall’indagine è che quasi 2 americani su 3 (66%) bevono caffè ogni giorno: si tratta della percentuale massima degli ultimi due decenni, in crescita di quasi il 14% rispetto a quanto rilevato dall’analoga indagine condotta nel gennaio 2021.
Si tratta inoltre del massimo incremento annuo mai registrato dal 1950 (anno in cui uscì la prima edizione del report) a tutt’oggi.
A titolo di raffronto, meno di uno statunitense su due (48%) dichiara di avere bevuto del tè nel giorno precedente. Ancora più sotto i soft drink (38%) e i succhi di frutta (23%).
I miglioramenti sul fronte Covid fanno ripartire parzialmente i consumi fuori casa, in crescita dell’8%, ma tuttora al di sotto dei livelli pre-pandemici.
L’emergenza sanitaria ha indotto o accelerato dei cambiamenti di abitudini. Sempre più popolari, ad esempio, i drive-through (+8% rispetto a gennaio 2020). Per non parlare delle app per ordinare il caffè, utilizzate ormai da oltre un terzo (34%) dei consumatori quotidiani di caffè.
L’84% dei consumatori di caffè dichiara di avere bevuto caffè a casa nel giorno precedente, un dato questo in crescita di 8 punti percentuali rispetto a gennaio 2020.
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