lunedì 23 Dicembre 2024
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Il Crazy Cat Café di Milano allontana uno streamer molesto, la gogna sul web

Il nome dello streamer “non citato” è Gabbrone, un ragazzo (classe 2002) che si “diletta” nel realizzare dirette all’interno di bar, locali e ristoranti mantenendo comportamenti poco consoni. Di cosa parliamo? Di questo, l’evento denunciato dai titolari di Crazy Cat Café.

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MILANO – Il cliente ha sempre ragione: così ci hanno spesso educato a sentire ogni volta che si entra in un pubblico esercizio. Ma sarà proprio giusto in questo modo? E se il cliente in questione ha fatto del suo mestiere, il disturbo di gestori e altri avventori per diventare più popolare sui social, la regola è sempre valida? Succede a Milano, nel famoso Crazy Cat Cafè, vittima di cattiva pubblicità per aver lontanato uno streamer Twitch che si fa chiamare sul web come Gabbrone. Leggiamo cosa è successo esattamente dall’articolo di Enzo Boldi su giornalettismo.com.

Crazy Cat Café tempestato da recensioni negative

Il gioco è bello (si fa per dire) quando dura poco. Al tempo dei social, però, la caccia all’engagement e al click facile continua a mietere vittime. Come nel caso del Crazy Cat Café di Milano, finito al centro di scherzi telefonici e false recensioni negative per aver allontanato (dopo oltre 20 minuti di diretta) lo streamer Twitch “noto” come Gabbrone che stava infastidendo i clienti del locale e le persone che stavano lavorando.

«Purtroppo stiamo subendo un attacco mediatico causato da un episodio avvenuto questo martedì 16 giugno – denuncia il Crazy Cat Café di Milano su Instagram -. Uno streamer, di cui non faremo il nome per non alimentare la visibilità, è venuto nel nostro locale, in diretta Twitch. La popolarità di questo personaggio deriva dal fatto che entra nei locali o negozi e comportandosi in modo molesto, alla fine, si fa cacciare, il tutto condito dal supporto del suo pubblico in live, che lo incita in chat».

Gabbrone, lo streamer che disturba i locali su Twitch

Il nome dello streamer “non citato” è Gabbrone, un ragazzo (classe 2002) che si “diletta” nel realizzare dirette all’interno di bar, locali e ristoranti mantenendo comportamenti poco consoni. Di cosa parliamo? Di questo, l’evento denunciato dai titolari di Crazy Cat Café.

Alcune volgarità, qualche bestemmia. Poi comportamenti poco consoni alle norme e ai protocolli ancora vigenti all’interno dei locali al chiuso (in particolare per quelli del settore ristorativo) come il mancato utilizzo della mascherina per coprire naso e bocca quando non si è al tavolo. Ma questo non basta. Come denunciano (e si sente anche nel corso della diretta di Gabbrone su Twitch) i dipendenti, durante questo live-streaming il locale ha subìto diversi scherzi telefonici non stigmatizzati dall’autore stesso della piccola “impresa” social.

La policy di Twitch sulle molestie

Ma cosa dice Twitch in merito alle norme sull’incitamento all’odio (non è questo il caso) e le molestie (fattispecie che fa riferimento alla denuncia da parte dei ristoratori)? Le linee guida sono molto chiare: «Non tolleriamo in alcun modo i comportamenti volti all’odio o molesti, né quelli che incoraggiano o incitano all’odio o alle molestie. Tuttavia, consentiamo agli utenti di discutere di contenuti volti all’odio o molesti per motivi di satira, oppure didattici, purché tali contesti siano chiari. I contenuti satirici sono accettabili se utilizzano elementi quali l’ironia, l’esagerazione o il ridicolo per esporre e criticare i comportamenti ingiusti. Il tentativo di promuovere punti di vista volti all’odio con il pretesto della didattica o della comicità porterà alla sospensione del tuo account».

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