giovedì 19 Dicembre 2024
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Costadoro: Storie di caffè – Il viaggio di Victor dal Brasile a Torino

Il produttore torinese: "Se faccio un passo indietro mi sento orgoglioso e tutto questo acquista un senso. In questa realtà vedo la mia famiglia: mia figlia che raccoglie a mano le ciliegie di caffè e mio figlio con il rastrello. Non vedo l’ora di tornare a casa e mostrargli le foto, il mio primo pensiero sarà come posso fare ancora meglio, voglio avere un impatto."

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TORINO – Dal blog di Costadoro, condividiamo un’esperienza vissuta e raccontata da Victor Morassi, che ha cambiato totalmente vita e professione proprio grazie alla passione sviluppata per il caffè e lo specialty. Dall’esser consulente gestionale al lavoro in Brasile, dove è diventato produttore, ecco la sua storia. Chissà che non possa esser di ispirazione ad altri coffeelover che hanno bisogno di svoltare.

Costadoro, un racconto “specialty”

Storie di caffè davvero emozionanti: Victor Morassi è cresciuto nel settore della consulenza gestionale, lavorando 15 anni a fianco di aziende internazionali per cambiare poi vita e oggi con sua moglie e i suoi figli è un produttore di specialty coffee in Brasile. Con esperienza e amore coltivano una varietà di Arabica chiamata Yellow Catuai, che si contraddistingue per il colore delle ciliegie a maturazione.

Infatti le ciliegie si presentano di colore giallo dorato a differenza della maggior parte delle varietà botaniche che maturano con un colore rosso/ rosso scuro.

Nel momento della raccolta si trovano sullo stesso ramo ciliegie mature e immature, di colori diversi, dal verde al marrone, per questo i collaboratori della Cooperativa Cocarive raccolgono e selezionano tutte le ciliegie gialle a mano.

Victor, una volta lavorato il caffè crudo, lo invia in Italia dove viene tostato nella torrefazione Costadoro e nasce il Brazil Azul

Il “tour del caffè” di Victor a Torino
Oggi abbiamo avuto il piacere di incontrare Victor che ha seguito tutto il percorso dei suoi chicchi dalla piantagione, passando per la torrefazione fino ad un bar viaggiando dal Brasile fino a San Salvario a Torino.

Come ti senti ad essere qui oggi in Costadoro dove tostiamo il tuo caffè?
“Se faccio un passo indietro mi sento orgoglioso e tutto questo acquista un senso. In questa realtà vedo la mia famiglia: mia figlia che raccoglie a mano le ciliegie di caffè e mio figlio con il rastrello. Non vedo l’ora di tornare a casa e mostrargli le foto, il mio primo pensiero sarà come posso fare ancora meglio, voglio avere un impatto.”

Cosa significa essere un produttore di caffè?
“Essere un produttore di caffè è una grande responsabilità, è un modo di vivere, non è qualcosa che puoi accendere e spegnere è qualcosa che mi consuma, consuma la mia famiglia, è pieno di gioia e dolore, è tutto questo. È il primo passo per portare le persone insieme. Quando pensi a una tazzina pensi a un rituale a un modo per incontrare le persone. Per me essere un produttore è il punto di partenza di tutto questo.”

Victor “a tu per tu” con i baristi Costadoro

Dietro una tazzina di caffè c’è un mondo, e il viaggio non termina da noi in torrefazione, ma continua nei bar che serviamo da 131 anni.

Così ci siamo diretti da uno storico cliente di Costadoro: il Caffè dell’Università in Via Madama Cristina 34/f.

Qui Alessandro offre ai suoi clienti il Brazil Azul prodotto da Victor e la sua famiglia.

Com’è stato per te Alessandro aver potuto incontrare Victor?
“Avere incontrato Victor è stata veramente una bellissima sensazione perché il suo raccolto dà il nostro frutto. Per me essere un barista significa dare soddisfazioni quotidiane, io faccio più di 1200 caffè al giorno perciò dono tutti i giorni un sorriso a qualcuno.”

Quanta memoria può contenere quel profumo? Quanta passione colora il nostro viaggio che parte da molto lontano e arriva a Torino.

Ogni volta che entriamo in Costadoro pensiamo ai chicchi che sfidano le onde dell’oceano per arrivare nelle mani di noi torrefattori.

Questa materia cambia con le stagioni, con il vento e con il tempo, non basta osservarla, bisogna toccarla con mano, unire arte e mestiere.

Di quei chicchi dobbiamo conoscere tutto, studiarli e scoprirli nei minimi particolari, farli nostri e domarli.

Oggi abbiamo “conosciuto” meglio i nostri chicchi scoprendo la storia di Victor.

Scoprire qui il Brazil Azul.

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