martedì 29 Ottobre 2024

Costadoro riutilizza i materiali di scarto del caffè nella produzione di biogas

Negli anni la torrefazione ha studiato un modo di riutilizzare le pellicole argentee grazie ad un innovativo sistema di aspirazione interno alle tostatrici e da materiale destinato allo smaltimento

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TORINO – Costadoro S.p.A. – l’azienda torinese produttrice di caffè di alta gamma che rappresenta oggi una realtà industriale presente in oltre 40 Paesi. Nel 2023 ha ottenuto l’ambita Certificazione B Corporation, assegnata alle società che si impegnano a osservare alti standard di performance sociale e ambientale, di trasparenza e responsabilità e che operano nel rispetto di tutti gli stakeholder coinvolti nel sistema: dai fornitori ai clienti, passando per i collaboratori, con particolare attenzione alle generazioni future.

L’impegno di Costadoro per la sostenibilità

Essere sostenibili significa operare in maniera responsabile su tutta la filiera, partendo dai fornitori delle materie prime, passando per i propri dipendenti, sino ad arrivare ai clienti finali non dimenticando mai l’impatto su ambiente e società.

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Ma soprattutto quando si parla di sostenibilità e di aziende B Corp, è essenziale adottare misure per ridurre la propria impronta sul pianeta e sull’ambiente: la valorizzazione dei sottoprodotti è cruciale per ottimizzare le risorse e ridurre gli sprechi, poiché si tratta di residui che possono essere impiegati come materia prima nella stessa filiera produttiva o in una diversa.

Nello specifico il frutto del caffè è una drupa che, in genere, contiene due semi avvolti da un rivestimento chiamato pellicola argentea, da un ulteriore strato denominato pergamino ed infine dalla buccia chiamata Cascara.

La Cascara essiccata, ricca di antiossidanti, è ottima per la preparazione di infusi, ma non è l’unico sottoprodotto al quale viene data una seconda vita in Costadoro. Infatti, vengono recuperati anche i principali materiali di scarto della tostatura che sono le pellicole argentee.

Durante le fasi di lavorazione nei paesi di origine, una parte di esse si stacca, mentre la componente restante viene rimossa durante la tostatura in un secondo momento, nella torrefazione di Torino.

Negli anni il brand Costadoro ha studiato un modo di riutilizzare le pellicole argentee grazie ad un innovativo sistema di aspirazione interno alle tostatrici e da materiale destinato allo smaltimento, oggi, diviene una risorsa per la produzione di biogas, ovvero una fonte di energia pulita e rinnovabile.

Questo è possibile grazie all’operato del partner Borgo Campagna, un’azienda di Castellazzo Bormida (Alessandria) specializzata nell’acquisto di sottoprodotti industriali da impiegare nei propri impianti di digestione anaerobica.

Questi impianti convertono i sottoprodotti organici, compresa la pellicola argentea del caffè, in biogas e biometano, e sono utilizzabili in agricoltura, con scopi bioenergetici. Il biogas prodotto,

Così viene impiegato anche per l’attività agro-energetica, contribuendo a creare un ciclo di produzione maggiormente sostenibile e più circolare.

Costadoro, quindi, continua giorno dopo giorno il suo impegno come BCorp attraverso l’esplorazione di nuovi approcci per ridurre l’impatto ambientale e promuovere la sostenibilità in ogni fase della produzione.

La scheda sintetica di Costadoro

Dopo i risultati ottenuti negli anni passati in tema di sostenibilità e responsabilità sociale, Costadoro ha ottenuto la Certificazione B Corporation.

Quest’ultima viene assegnata alle società che si impegnano a osservare alti standard di performance sociale e ambientale, di trasparenza e responsabilità e che operano nel rispetto di tutti gli stakeholder coinvolti nel sistema: dai fornitori ai clienti, passando per i collaboratori, con particolare attenzione alle generazioni future.

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