lunedì 23 Dicembre 2024
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COSTA COFFEE – Trimestrale da incorniciare per la catena di caffetterie britannica che rimane il principale traino di Whitbread. Quaranta locali di Starbucks occupati lo scorso week-end dagli attivisti del movimento Uncut Uk

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MILANO – Costa Coffee rimane la gallina dalle uova d’oro di Whitbread. I risultati della trimestrale al 29 novembre, diffusi a inizio settimana, confermano una performance solida alla quale la catena di caffetterie, fondata quarant’anni fa dai fratelli italiani Sergio e Bruno Costa, ha dato, ancora una volta, un contributo decisivo.

Le vendite complessive del colosso britannico del leisure crescono del 14,4%. La crescita a parità di perimetro è del 3,3% (contro il 2,4% nello stesso trimestre dell’anno scorso), in calo rispetto +4,3% registrato nel primo semestre d’esercizio, risultato questo sul quale aveva però chiaramente incisol’effetto Olimpiadi

La catena di alberghi economici Premier Inn, voce più importante nel fatturato del gruppo, porta a casa un +12,6%, con un incremento like-for-like delle vendite del 2,5%.

Dall’inizio dell’esercizio, i pernottamenti sono cresciuti del 9,6%, per un totale di 10,5 milioni. L’incremento del reddito per stanza disponibile è stato, in pari tempo, dell’1,8%.

Nell’arco dell’anno Premier Inn ha accresciuto le capacità ricettive nell’area della capitale del 22% per venire incontro alla forte domanda generata dall’evento dei cinque cerchi.

Positivi anche i risultati del ramo ristorazione del gruppo (Beefeater, Brewes Fayre e Table Table i marchi principali), con un incremento delle vendite del 4,1% (1,9% a parità di perimetro).

Ma a tirare il gruppo è ancora una volta Costa Coffee

Che nel periodo settembre-novembre realizza un astronomico +25,5% nelle vendite, con un +7,1% like-for-like.

Nelle prime 39 settimane dell’esercizio in corso, le vendite sono cresciute del 21,9% a 733,9 milioni di sterline. Il fatturato dei locali in franchising è aumentato del 18,7% a 295,7 milioni.

Le vendite in Uk si sono incrementate del 18,7% a 399,2 milioni. Nel resto del mondo, la crescita è stata solida in medio oriente e buona, anche se in parziale flessione, in Cina, mentre Europa centrale e meridionale rimangono problematiche.

Costa conta attualmente 2.339 caffetterie, di cui 860 all’estero. I piani per l’esercizio in corso prevedono l’apertura di 330 nuovi locali e di 1.300 bar self-service Costa Express.

“Da tempo siamo la catena di caffetterie preferita dagli inglesi. Ora siamo anche quella preferita dal fisco” ha dichiarato scherzando il ceo di Whitbread Andy Harrison, che ha aggiunto diplomaticamente “è difficile però stabilire se i brillanti risultati della trimestrale relativi al Regno Unito dipendano in qualche misura dallo scandalo che ha investito Starbucks”.

Quasi 4 milioni di clienti nei locali non in franchising

Sta di fatto comunque – ha osservato ancora Harrison – che i locali Costa non in franchising hanno realizzato la settimana scorsa vendite record per un totale di 10 milioni di sterline. Con un traffico complessivo di 3,8 milioni di clienti.

Il tutto mentre una quarantina di caffetterie Starbucks venivano occupate durante l’ultimo week-end dagli attivisti di Uk Uncut. Un movimento di cittadini che rivendica una maggiore equità fiscale.

Le assicurazioni fornite la settimana scorsa da Starbucks quanto al pagamento della corporation tax non sembrano – a quanto pare – aver placato l’indignazione popolare nei confronti della catena americana. Criticata anche per il peggioramento delle condizioni di lavoro imposto di recente ai propri dipendenti. Per quanto riguarda le pause pranzo, i giorni di malattia e i benefit di maternità.

 

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