MILANO – La corazzata Whitbread, con Costa Coffee, avanza inesorabile verso nuovi traguardi. Supera così la pietra miliare dei 2 miliardi di sterline (2,36 miliardi di euro) di fatturato. È il dato che emerge dai risultati preliminari per l’esercizio terminato il 28 febbraio, che il colosso britannico del leisure ha pubblicato lunedì.
Costa Coffee. Le cifre di bilancio
Restituiscono il ritratto di un gruppo in salute, con una crescita robusta di utili e fatturato.
Le vendite hanno raggiunto i 2,03 miliardi di sterline. Con una crescita del 14,2% (+3,7% a parità di perimetro). Invece, l’utile ante imposte cresce dell’11,4% salendo a 356,5 milioni di sterline.
L’eps è di 150,45 pence (+12%). Mentre, il dividendo annuo di 57,40 pence.
Gli utili di Whitbread Hotels and Restaurants
Registrano un +5,9% toccando i 313,1 milioni di sterline.
Il fatturato della catena di alberghi economici Premier Inn avanza del 13,1% (3,1% like-for-like). Rosicchiando quote di mercato alla concorrenza più costosa.
Ma la performance più rilevante arriva, ancora una volta, da Costa Coffee
L’asset sempre più centrale nelle strategie di espansione del gruppo. La catena di caffetterie fondata nel 1971 a Londra dai fratelli italiani Sergio e Bruno Costa (dal 1995 nella famiglia Whitbread) taglia a sua volta, in netto anticipo sui tempi previsti, un altro traguardo storico. Quello del miliardo di sterline di fatturato, raggiunto conseguendo un incremento del 24,1% delle vendite su scala globale.
L’utile operativo cresce del 29,3% a 90,1 milioni di sterline; mentre il roic cresce di 2,3 punti percentuali al 34,7%.
“Nell’aprile 2011 ci eravamo prefissati l’ambizioso obiettivo del raddoppio del fatturato annuo da 659 milioni a 1,3 miliardi entro il 2016.
– si legge nella nota a corredo dei risultati. – Siamo ormai in vista di questo storico traguardo e il nostro nuovo obiettivo è ora quello di raggiungere i 2 miliardi di sterline entro il 2018.
Entro la stessa data, Premier Inn Uk punta ad accrescere del 45% il numero di stanze nel Regno Unito portandolo a 75mila.
Sempre entro il 2018, Whitbread intende creare 12mila nuovi posti di lavoro
Che andranno ad aggiungersi ai 3mila posti netti creati nel 2012/13. Tornando a Costa, le vendite della “catena di caffetterie preferita dagli inglesi” registrano intanto (esclusi i locali in franchising) un +24% in Uk. Raggiungendo i 592 milioni di sterline. Le vendite a parità di perimetro sono cresciute del 6,8%.
Durante l’esercizio trascorso sono state accese 186 nuove insegne portando il totale dei locali in terra britannica 1.578; ampiamente in linea con un ruolino di marcia che prevede di avere 1.900 esercizi operativi entro il 2016.
Bene anche Costa Express
Che conta oltre 2.500 punti vending (di cui 700 in partnership con Shell). Mentre l’azienda non ha fornito cifre specifiche per quanto riguarda le vendite della gamma di prodotti “Costa at home”. (caffè e bevande a base di caffè in serving Tassimo) recentemente lanciata sul mercato.
Costa cita inoltre i rilevanti investimenti compiuti nella formazione (con le Costa Accademies)
Oltre che nella ristrutturazione dei punti vendita: due terzi dei locali britannici sono stati inaugurati o totalmente rinnovati nell’arco degli ultimi 3 anni.
Un recente indagine YouGov
Conferma intanto che Costa Coffee continua a essere in cima alle preferenze dei britannici. Con una popolarità in cresciuta di quasi 8 punti percentuali dopo lo scandalo fiscale che ha travolto Starbucks.
Costa ha servito 320 milioni di tazze di caffè
E altre bevande in Uk portando la sua share dal 10% all’11%.
Il direttore finanziario Nicholas Cadbury ha sottolineato come il buon andamento delle vendite sia dipeso anche dall’inverno rigido;
che ha incoraggiato le pause caffè durante lo shopping nelle high street incidendo anche sui tempi di permanenza nei locali.
Gli utili di Costa International calano a 2,4 milioni di sterline
Dai 4,6 dell’esercizio precedente, per effetto degli investimenti compiuti nell’espansione del business globale.
Le vendite di Costa Emei crescono del 4,9% (4,8% like for like). Con risultati positivi in medio oriente e qualche difficoltà invece in Polonia. Anche a causa dell’elevamento dell’aliquota iva sulle bevande a base di latte al 23%.
In Cina, Costa registra 89 nuove aperture portando il totale dei locali a 253 in 28 città. Confermato l’obiettivo dei 500 locali operativi entro il 2016.