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sabato 02 Novembre 2024
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Ecco come un imprenditore italiano ha aperto a Londra la prima cabina-caffetteria

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LONDRA – La Red Telephone Box, l’iconica cabina telefonica inglese disegnata da Sir Giles Gilbert Scott, diventa una cabina-caffetteria all’italiana nel cuore di Londra. Tutto questo grazie a un giovane imprenditore italiano, che si è lanciato con grande passione in un business davvero insolito. Leggiamo i dettagli in questo articolo apparso su Repubblica.

La nuova vita delle storiche cabine telefoniche inglesi passa per la capacità tutta italiana di reinventarsi. Nasce così la prima cabina-caffetteria nel cuore di Londra a Russell Square, a pochi passi dal British Museum, grazie all’idea di Davide Astori che in 2 metri e 51 centimetri di altezza per 80 centimetri di larghezza ha concentrato tutto il necessario per preparare un espresso a regola d’arte.

Sfruttando al massimo proprio quei celebri centimetri di colore rosso, tra i simboli più famosi del Regno Unito, protagonisti anche di numerose opere d’arte della cultura pop.

“Da quando mi sono trasferito a Londra nove anni fa ho sempre lavorato nel mondo delle caffetterie e dell’hospitality – racconta Davide, ora 28enne originario di Casatenovo in provincia di Lecco -. Ho lasciato l’Italia subito dopo il diploma per migliorare la lingua.

La soluzione agli affitti proibitivi

Durante il periodo di studio ho lavorato prima nei McDonald’s e successivamente nei Costa Coffee, ma ho sempre avuto il pallino di creare qualcosa di mio. Gli affitti dei locali in centro mi hanno però sempre fatto desistere, costi troppo impegnativi da sopportare per permettere a un piccolo business di sopravvivere. Poi un giorno ho letto un articolo su un giornale locale che raccontava della nuova vita delle telephone booths di proprietà della BT, la British Telecommunication.

Buona parte di queste venivano dismesse, soppiantate dal crescente utilizzo dei cellulari, mentre altre venivano date in gestione a chi proponeva idee di riutilizzo compatibili con quegli spazi così ridotti. Il tempo di presentare la mia idea, accettata nel giro di poche settimane. Ed ecco che il 10 settembre scorso ho aperto Caffè Astori, la prima cabina-caffetteria tutta italiana di Londra, con tanto di inaugurazione ufficiale con i miei genitori giunti dall’Italia, mia moglie Nathalia, originaria del Brasile, e gli amici più stretti”.

Un primo bilancio

A un mese e mezzo dall’inaugurazione la caffetteria registra una media di cinquanta clienti al giorno in crescendo tra turisti di passaggio, studenti della vicina University of London e impiegati degli uffici limitrofi che permettono di coprire le 360 sterline al mese (circa 410 euro), per l’affitto della cabina alle quali vanno aggiunte le tasse della licenza, l’affitto del suolo pubblico, le spese per le forniture e ovviamente il costo delle materie prime.

Davide ha anche un barista dipendente, George, un ragazzo di origine greca, per coprire meglio i sette giorni di apertura con orario 07-17. “Non si tratta solo di una semplice caffetteria dove prepariamo esclusivamente espressi e cappuccini all’italiana utilizzando un caffè colombiano che viene tostato una volta a settimana – spiega il giovane imprenditore -. Anche i dolci che serviamo – brownie, carrot e polenta cakes, cookies e croissants-, vengono preparati freschi ogni mattina e sono in parte gluten free o vegani, realizzati con ingredienti esclusivamente biologici, perché qui ci tengono parecchio agli aspetti legati alla salute”.

Tutto è riciclabile al 100%

“Anche le tazze nel quale serviamo i caffè, così come le forchettine, i tovaglioli e i piattini sono tutti riciclabili al 100%, mentre l’acqua non la vendiamo nelle classiche bottigliette di plastica ma in lattine di alluminio totalmente riciclabili.

I clienti apprezzano molto questa nostra scelta di essere il più possibile healthy ed environmentally friendly, ma soprattutto piace questo contatto diretto su strada, con noi che siamo davanti alla macchina del caffè, che per altro è una Sanremo, anch’essa italiana doc”.

La cabina-caffetteria è solo il primo passo del progetto di Davide, perché in cantiere c’è la volontà di prendere altre cabine nei luoghi centrali di Londra e replicare il suo originale progetto di concentrare in poco più di 1 metro cubo e mezzo tutto il gusto di un buon espresso all’italiana, con l’aggiunta di un english touch.

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