mercoledì 22 Gennaio 2025

Così nascono i dolci dell’estate, tra innovazione e abbinamenti sorprendenti

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MILANO – Si fa presto a dire dolci: l’estate 2019 viaggia infatti sui binari dell’innovazione abbinando universi opposti in sintesi sorprendenti. Il risultato? Dolci che si scoprono sempre meno dolci, dalla personalità sempre più complessa, che nascono dall’incontro – scontro di consistenze e temperature, sapori e provenienze. Scopriamone alcuni in questo articolo tratto dal notiziario di Host Milano.

L’incrocio tra gelateria e arte bianca ad esempio genera vari frutti. Ad esempio, da Yolkin, a Londra, si possono trovare i macaron ripieni di gelato ai gusti più “in”, dal red velvet alla meringa al limone, al cheesecake.

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Anche nei format, sempre più spesso la panetteria incontra la gelateria in un’ibridazione tra settori che HostMilano aveva già anticipato da tempo. Grazie all’incrocio tra i suoi settori.

Il connubio tra pasticceria e freddo che i siciliani ben conoscono grazie alla tradizionale, mitica brioche con gelato o granita – viene declinato in più versioni a seconda della cucina.

Ci sono i bao fritti, i panini dolci cinesi ripieni di gelato alla crema, un trend che arriva da Hong Kong. O il “sandwich “ di gelato che ha come “fette di pane” i cookie, i tipici biscotti americani con noci e gocce di cioccolato.

Il “nuovo dolce” gioca e si sposa con il salato, l’acido e le affumicature

Incorpora erbe, verdure, fiori (hibiscus, arancio, acqua di rose), spezie anche “hot” come il peperoncino e riprende ricette tradizionali “forti” da cucine esotiche. Come la messicana salsa Chamoy o la mediorientale harissa. Tendenze che stanno portando più di uno scossone in un settore fino a poco tempo fa molto tradizionale ma che si scopre desideroso di sperimentare e innovare.

Il dolce dunque è godurioso, divertente, colorato e fotogenico ma non è uscito immune dalla – perdurante – ondata green e salutista. Con un prerequisito ormai assoluto rispetto al passato: deve essere anche buono, oltre che sano. Se no, il castello crolla.

Su questo fronte opera l’ascesa del gelato vegano. La sfida – che si gioca sul filo della tecnica e delle tecnologie – è ottenere un dolce buon e soprattutto dalla consistenza cremosa, senza usare latticini o uova; magari anche evitando glutine e noci.

Per un dolce a prova di intolleranze di ogni tipo: è il caso del britannico Yorica i cui dolci e gelati sono privi dei 14 maggiori allergeni. Anche il gelato crudista – contraddistinto non solo dall’essere vegano ma da non portare alcun ingrediente, cacao compreso, sopra i 42° C – avanza e attira nuovi adepti. Anche in Italia, con nomi come Out of the Box e Grezzo, che hanno aperto nell’ultimo anno a Milano, ma quest’ultimo ha locali anche a Roma e Torino.

Infine a livello di servizio quello che era il regno della plastica – la gelateria prodiga di coppette, bicchieri, cannucce e colorati cucchiaini usa e getta – sta sviluppando una nuova consapevolezza e propone contenitori da mangiare o biodegradabili, invita a riempire la bottiglia o il contenitore che il cliente consapevole si porta da casa o si rivolge a materiali durevoli come vetro e metallo.

Insomma, dolci e gelati dell’estate aiutano anche ad assumere abitudini virtuose.

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