MILANO – La quarta onda del caffè? Secondo Mintel è quella mossa dalla Gen Z, ossia della generazione dei nati tra la seconda metà degli anni novanta e i tardi anni duemila. La prima generazione di nativi digitali, abituati sin dalla più tenera età a utilizzare internet e i social.
“La generazione del cambiamento senza precedenti – come la descrive un report della società di ricerche di mercato globali Gwi – che boccia come obsolete molte delle abitudini radicate nelle generazioni precedenti.”.
Una generazione che compra soprattutto online, mangia vegano, è particolarmente sensibile alle problematiche ambientali e si batte per un mondo più green e più pacifico.
E in fatto di caffè? Pur non disdegnando i coffee shop e i drive thru, la Gen Z ama prepararsi il caffè in casa, magari seguendo i consigli di youtuber e tiktoker.
Il tutto utilizzando macchine e attrezzature professionali o semiprofessionali. Tali elementi la rendono un target più complesso e difficile da intercettare per il marketing tradizionale.
Se le caffetterie sono state il luogo d’elezione della seconda e della terza onda, la quarta onda – quando si parla di Gen Z – ama il caffè anche tra le mura domestiche. Si tratta, in parte, di un retaggio della pandemia.
Lock down e lavoro da casa hanno indotto molti consumatori a crearsi una specie di bar casalingo, per ovviare all’impossibilità di recarsi nei coffee shop.
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