MILANO – I colli di bottiglia logistici rischiano di strozzare anche il commercio del caffè ed esacerbare il deficit di offerta preventivato, sin d’ora, per il prossimo anno. La complessa situazione che si registra al momento nel trasporto via mare di carichi containerizzati è il frutto di un mix di fattori, tra i quali spiccano: le congestioni in alcuni porti, l’indisponibilità di naviglio da noleggiare e una forte ripresa della domanda di spedizioni in alcune aree del mondo. A cominciare dalla Cina.
A tutto ciò si somma ora il problema del blocco del canale di Suez causato da un’enorme portacontainer, che si è incagliata ostruendo il passaggio a centinaia di altre navi. Per ripristinare pienamente i traffici serviranno diversi giorni, se non addirittura settimane.
Intanto, la carenza di contenitori continua a farsi sentire nel commercio del caffè e rischia di aggravarsi
Le cronache descrivono, ad esempio, le difficoltà incontrate da Dinamo, uno dei massimi gestori di magazzini di caffè del Brasile, che lamenta ritardi di settimane nell’arrivo dei container.
I costi di shipping stanno lievitando, avvertono i commercianti crudisti, con il rischio di aggravi consistenti per i torrefattori.
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