MILANO – Mariano è un coltivatore di cacao. Sua moglie e i suoi 11 figli dipendono dal suo lavoro ed è uno dei contadini più poveri della sua comunità.
Se non avesse incontrato Fairtrade e non facesse parte di Conacado, i suoi figli non avrebbero ricevuto un’istruzione di base, le sue figlie più grandi non avrebbero frequentato l’università e sarebbero stati costretti ad aiutare il padre nei campi.
Secondo un rapporto presentato nel 2015 dall’Organizzazione internazionale del lavoro, in America Latina e nei Caraibi sono 13 milioni le bambine e i bambini in situazione di lavoro minorile, “che priva i bambini della loro infanzia e impedisce loro di sviluppare le potenzialità, la dignità e che pregiudica il loro sviluppo fisico e psicologico”.
In Repubblica Dominicana, la cooperativa Conacado produce cacao biologico e Fairtrade ed è impegnata nella prevenzione dell’impiego dei minori nelle attività lavorative: garantisce ai consumatori prodotti liberi dal lavoro minorile.
Dalla Repubblica Dominicana, ad esempio, proviene il cacao delle uova di Pasqua Fairtrade, delle linee Solidal Coop e BAUM.
Spesso le storie dei produttori Fairtrade raccontano esperienze di riscatto sociale e di tutela dei diritti dei più deboli.
È anche il caso di Acopagro: dopo un’epoca di insicurezza dovuta al narcotraffico, è diventata la prima cooperativa in termini d’esportazione di cacao certificato biologico e Fairtrade nella regione di San Martìn, dove si produce il 38% del cacao totale del Perù.
