MILANO – Quanto sapete sul cortado? I coffeelover possono contare sull’ennesima ricetta a base di caffè e latte, che è tipica di alcune aree della Spagna e del Sud America. Che cosa ci si deve aspettare quando ordinate al barista quella che sembra una variante del cappuccio italiano? Continuando a leggere, potrete farvi un’idea più precisa.
Cortado: metà latte e metà caffè
Innanzitutto un po’ di ricerca etimologica: il suo nome è derivante dal verbo spagnolo cortar, ovvero, tagliare. Già questo è indicativo della vera essenza del cortado che è, a tutti gli effetti, un espresso tagliato.
Questa tazzina mischiata con il latte caldo ha l’obiettivo nel suo allungamento, di attenuare la nota acida che naturalmente connota il caffè. Per realizzare un cocktail che sposa bene le esigenze di un pubblico più ampio.
Il cortado da bevanda tradizionale a nuovo trend
E’ vero che il cortado è consumato in Spagna, Portogallo, Cuba e Sud America già da tempo. Ma lo è altrettanto il fatto che la sua diffusione oltre questi confini geografici sia iniziata già da una decina d’anni.
La spinta per questo suo viaggio globale arriva da alcune caffetterie di San Francisco che hanno deciso di servirlo ai clienti, cambiando il nome di cortado con Gibraltar.
Da cortado a Gibraltar inizia il mito
Il locale dentro cui ha visto la nascita, il Blue bottle coffee di San Francisco, lo offriva dentro un bicchierino senza manico, di vetro grande circa 130 ml. Il contenitore che poi ha rinominato la ricetta del cortado.
Questo particolare strumento, a metà tra tazza, tazzina e bicchiere, è da riempire per poco meno della sua metà, quindi per 60ml circa. Al suo interno, il contenuto è di un doppio espresso che poi va arricchito con la schiuma di latte.
Il cugino spagnolo del cappuccino
La curiosità nata attorno a questa rivisitazione del cortado da San Francisco, ha travolto i consumatori dalla West coast sino a quella orientale. Raggiungendo New York e così il resto degli States. Ora il cortado è una bevanda ormai comune nei menù delle caffetterie ed è molto richiesta. Con tanto di alternative: addolcita con il miele, arricchita dal latte condensato ed aromi.