MILANO – Torna a crescere l’import sud coreano di caffè, dopo la battuta d’arresto registrata l’anno scorso. Secondo dati diffusi lo scorso fine settimana dalle autorità doganali di Seul, le importazioni di caffè in tutte le forme sono state pari, nell’anno solare 2013, a 120.229 tonn.
Ciò equivale a un incremento del 4% circa rispetto al 2012. Il dato rimane comunque lontano dalle 130.000 tonn del 2011. Per effetto del calo dei prezzi, il valore dell’import è diminuito di quasi il 20% scendendo a 502 milioni di dollari, contro i 597 milioni del 2012.
Positivo anche l’andamento nei primi 5 mesi del 2014: l’import di caffè in tutte le forme ha raggiunto infatti le 54.000 tonn, in crescita del 10% circa rispetto al pari periodo dell’anno scorso.
Le cifre disaggregate rivelano dei dettagli interessanti. In primo luogo, l’incremento dell’import di caffè verde, che raggiunge le 107.113 tonn, contro le 100.228 tonn del 2012 (+6,9%).
Il trend trova conferma anche nei dati relativi al periodo gennaio-maggio 2014. In tale arco temporale, le importazioni di verde sono cresciute di un ulteriore 14% raggiungendo il volume di 49.404 tonn e passando a costituire oltre il 91% dei volumi complessivamente sdoganati, contro l’89,1% nel pari periodo 2013.
Positivo anche l’andamento delle importazioni di caffè tostato (+13,8%), che si attestano a 6.127 tonn. Nei primi cinque mesi di quest’anno, l’import di torrefatto è stato di 2.724 tonn, pari al 10,8% in più rispetto all’anno passato.
In forte calo, invece, l’import di “caffè lavorato”. Questa voce, che include il caffè solubile, ha segnato, nel 2013, una flessione del 22% scendendo a 6.989 tonn. Il calo si è accentuato tra gennaio e maggio di quest’anno: i volumi si sono infatti ridotti di un ulteriore 35,6% rispetto all’analogo periodo del 2013, scendendo a 2.191 tonn.
Il consumo pro capite della popolazione adulta è stato stimato, sempre per il 2013, in 298 tazze all’anno, in crescita del 3,8% rispetto al 2012.
