MILANO – E pensare che si tratta di un prodotto di scarto. Ma vanta virtù benefiche, come quelle antiossidanti e inibitorie della tironasi. E anche di bellezza, perché ha un effetto antirughe.
E’ il cosiddetto “Cacao Pod”, un estratto che si ricava dalla parte esterna o guscio dei frutti di cacao che, come detto, viene scartata durante la produzione del cacao. Un doppio vantaggio dunque, perché sarebbe un prodotto economico e perché è efficace.
Il cacao pod non è un prodotto povero, ma come dimostrato da un nuovo studio, è invero ricco di fenoli, sostanze antiossidanti e attive. La sua attività inibitoria sulla tironasi – l’enzima che controlla la biosintesi di melanina nei melanociti epidermici – è fondamentale nel trattamento dei problemi di pelle e pigmentazione. Ma non solo, perché questa attività agisce in sinergia con quella antiossidante, che sappiamo avere effetti antinvecchiamento sia sulla pelle che sull’intero organismo.
A rivalutare il ruolo di questa cenerentola della produzione di cacao sono stati i ricercatori del Dipartimento di Nutrizione e Dietetica presso la Facoltà di Medicina Scienze e Salute dell’Università Putra in Malaysia, il Laboratory of Halal Science Research – Halal Products Research Institute e del Cocoa Innovation and Technology Centre, Malaysian Cocoa Board.
Il dott. Azrina Azlan e colleghi hanno valutato le proprietà potenzialmente cosmetiche di questo estratto, confrontandole con quelle di altri estratti naturali come l’acido ascorbico (AA), l’estratto standardizzato di corteccia di pino (PBE) e l’acido cogico (KA).
L’estratto di cacao pod è stato chiamato CPE. Con questo sono stati eseguiti diversi test per analizzare le attività antiossidanti, di sbiancamento (agente sulla tironasi). L’effetto inibente sugli enzimi di degradazione della pelle è stato invece testato utilizzando saggi di elastasi e collagenasi. In particolare, l’effetto sbiancante di CPE sulla pelle è stato determinato sulla base di test su funghi tirosinasi e l’effetto di schermatura solare (UV-assorbenza a 200-400 nm di lunghezza d’onda).
I risultati dello studio, pubblicati su BMC Complementary and Alternative Medicine, hanno evidenziato la presenza nel CPE di acido carbossilico, acido fenolico, acidi grassi, flavonoidi (flavonoli e flavoni), stilbenoidi e terpenoidi.
La comparazione con gli effetti antiossidanti offerti da altre sostanze come l’acido ascorbico (AA) e l’estratto standardizzato di corteccia di pino (PBE), ha mostrato che l’estratto di Cacao pod esplica un’azione migliore contro gli enzimi elastasi e collagenasi.
Per quanto riguarda l’inibizione della tirosinasi il CPE si è mostrato superiore all’acido cogico e all’acido ascorbico, anche se era un po’ inferiore a quella offerta dal PBE.
L’estratto CPE ha anche mostrato di avere un potenziale come filtro UVB, nonostante il suo basso rendimento come agente di protezione solare dagli UVA.
A conclusione dello studio gli autori ritengono che l’estratto di cacao pod abbia «un alto potenziale come ingrediente cosmetico a grazie all’effetto antirughe, di sbiancamento della pelle e di protezione solare».