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Caballini fa il punto del mercato all’assemblea annuale del GTTC

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MILANO – Assemblea Annuale del Gruppo Triveneto Torrefattori Caffè Relazione, considerazioni e saluti del Presidente Giorgio Caballini di Sassoferrato Un cordiale saluto di benvenuto agli ospiti presenti ed a tutti gli stimati colleghi.

Caballini: “Ritrovarci in occasione dell’Assemblea Annuale del GTTC per il quarto anno consecutivo qui a Treviso, nella sede di rappresentanza di Unindustria, può essere oramai considerata una consuetudine acquisita”

“Esprimo pertanto i miei ringraziamenti personali, e di tutti i soci del Gruppo, alla prestigiosa Associazione che nuovamente ci ospita. Anche quest’anno, considerate oltretutto le ampie fluttuazioni avvenute nelle quotazioni del caffè crudo, inizio facendo il tradizionale confronto tra i dati dell’anno scorso e la situazione di alcuni giorni orsono. Alla Borsa di New York l’11.02.11 la prima posizione quotava 251,95 cents/libbra, il 10.02.12 la prima posizione al NYBOT era 215,30 cents/libbra. Al Liffe di Londra l’11.02.11 la prima posizione quotava 2216 $/t, il 10.02.12 marzo ha chiuso a 1994 $/t .

Per un raffronto più omogeneo naturalmente bisogna prendere in considerazione le variazioni avvenute nel periodo tra il $ e l’ €. Con 1 € l’11.02.2011 si poteva acquistare 1,3524$, il 10.02.2012 con 1€ si poteva acquistare 1,3188 $. La consueta combinazione dei dati di borsa, rapportata al diverso valore dell’Euro (che nel mese scorso aveva toccato il minimo degli ultimi dodici mesi ossia 1,2665 € x 1 $), considerando le miscele certificate “Espresso Italiano di Qualità” con i nuovi parametri previsti dal capitolato, determina, rispetto all’anno scorso, una leggera diminuzione del puro costo del crudo di 39 centesimi al Kg.

Perciò, nonostante gli altri costi industriali abbiano continuato la loro inarrestabile corsa all’insù, alla fine di queste breve esemplificazioni, possiamo trarre la conclusione che dopo due anni di quotazioni sempre in salita, finalmente, c’è stata una piccola inversione di tendenza.

La speranza è che coloro che, in passato hanno sopperito al mancato adeguamento dei prezzi (dovuto alle asfittiche condizioni di mercato) con la discutibile immissione in commercio di miscele di qualità inferiore, adesso possano invertire la tendenza ed effettuare nuovamente l’acquisto di prodotti di più alta qualità.

Anche il mercato della nostra clientela, sempre più insidiato dal settore delle cialde – capsule in mano alle multinazionali beneficerebbe di un innalzamento del livello qualitativo

A quest’ultimo proposito, considerata l’evidente diminuzione della professionalità della nostra clientela, dato che il settore bar è sempre più in mano a gente inesperta, sarebbe altamente auspicabile che tutte le torrefazioni facessero effettuare dei corsi ai gestori ed ai collaboratori. Questo per far sì che l’espresso servito nei pubblici esercizi possa essere a cinque stelle, differenziandosi dai caffè erogati con le cialde e con le capsule. Ritorno ancora sull’argomento quotazioni del crudo.

I prezzi, sia dell’Arabica che della Robusta, hanno subito nel corso del 2011 delle violente oscillazioni

Dal grafico (Borsa di New York) possiamo renderci visivamente conto che l’anno trascorso è stato dominato da una forte volatilità determinata dal sostanziale equilibrio tra produzione mondiale e consumi e dal conseguente intervento speculativo dei fondi di investimento. Per inciso, faccio notare che la media mensile del prezzo indicativo composto ICO più alta dal giugno 1977, espressa in cents per libbra pari a 231,24, è stata raggiunta nel mese di aprile.

I consumi mondiali continuano a crescere al ritmo del 2-3% all’anno, sostenuti soprattutto dai paesi appartenenti al cosiddetto BRIC (Brasile, Russia, India, Cina). Pare che il Brasile, indiscusso primo produttore mondiale di caffè, stia per diventare anche primo consumatore mondiale (si stima un consumo interno superiore ai 20 milioni di sacchi), ed è stato affermato che la raccolta brasiliana 2012/2013, potrebbe non bastare a soddisfare le esigenze del mercato interno e dell’export.

Tutto ciò nonostante si preveda una produzione da record: le stime CONAB parlano di una produzione totale di circa 50,6 milioni di sacchi per la raccolta 2012/2013 (che inizia ad aprile 2012), superiore alla precedente produzione 2011/2012, che si aggira intorno ai 43,5 milioni di sacchi. Inoltre, la produzione mondiale, anche per mancanza di nuove terre da destinare alla coltivazione, non è suscettibile di gran incrementi. Se le scorte, che sono già ai minimi storici, dovessero scendere ulteriormente, ci potremmo trovare di fronte ad una situazione fortemente soggetta ad ondate speculative.

Caballini: Ogni previsione però è impossibile, le variabili sono troppe e difficilmente valutabili

Venendo ora, brevemente, alla situazione italiana, possiamo notare che nel nostro settore le importazioni nei primi sei mesi del 2011 sono ammontate a quattro milioni di sacchi con un incremento del 2,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente ed anche le esportazioni hanno ripreso a crescere ad un ritmo superiore al 9%. Gli ultimi dati disponibili danno i consumi apparenti in Italia in leggera flessione dello 0,3%. Continua a ritmo sostenuto l’incremento del caffè venduto in cialde e capsule, persevera la debolezza nel settore horeca e vi sono variazioni marginali nel comparto della distribuzione alimentare. Cambio ora argomento e Vi segnalo il notevole successo avuto dal SIC (svoltosi a Milano tra il 21 ed il 25 ottobre) all’interno di HOST 2011. Sono stati rappresentati 1600 espositori e la presenze dei visitatori hanno raggiunto il numero di 125.000.

Ciò è di buon augurio per la prossima Triestespresso che si terrà tra il 25 ed il 27 ottobre 2012, purtroppo, ancora negli stessi ambienti della vecchia Fiera. Auspico, a tal proposito, che la regione Friuli, in considerazione del fatto che Trieste è la sede del “distretto industriale del caffè”, compia uno sforzo, anche finanziario, per poter trovare, sempre nell’ambito della Provincia, una sede più consona ai recenti successi della Triestespresso.

Degna di nota e menzione è anche l’importante attività svolta da altre associazioni che hanno saputo comunicare molto bene al pubblico gli effetti positivi del caffè sulla salute

Sono stati ben evidenziati i benefici derivanti da un costante ed equilibrato consumo di caffè nella lotta di prevenzione dell’Alzheimer, del diabete di tipo 2 ed in alcuni casi di tumore. Dati tutti rilevati da ricerche scientifiche di ampia affidabilità. Ora, prima di concludere, permettetemi di analizzare, brevemente, la situazione economica italiana ed europea. Il nuovo governo ha, come si suole dire, affrontato “il toro per le corna”, in modo coraggioso e tempestivo, stavamo per precipitare nel baratro.

Le manovre, sulle quali non entro in merito (servirebbe un libro!), pare possano essere efficaci ma è troppo presto per poterlo affermare con sicurezza. Mi corre però l’obbligo di esaminare alcuni punti che ci riguardano in maniera diretta. Mi riferisco in particolare a quanto stabilito per il settore nautico, settore trainante per molti comuni del Veneto, del Friuli Venezia Giulia, della Liguria e della Sardegna. Aver messo una tassa per ogni giorno di ormeggio, anziché una tassa di possesso sulla barca, è stato un errore madornale al quale, spero presto, il governo ponga rimedio. La legge, come concepita, ha già causato un fuggi fuggi generale dalle nostre coste per non parlare delle mancate prenotazioni e delle rinunce ad investimenti in nuove marine, per ora già congelati e forse andati definitivamente persi.

Ma chi ci governa e parla sempre della “necessità della crescita”, si rende conto che per ogni barca in meno che ormeggia nei nostri porti ci saranno dei turisti in meno che sbarcheranno e che, se ciò non fosse avvenuto, sarebbero scesi a terra per fare svariati acquisti?

Gli stati marini vicino al nostro ci stanno ringraziando dato che gli stiamo fornendo “su un piatto d’argento” molti di quei turisti che noi, in questo modo invece, maltrattiamo.

Nessuno verrà più a fare le riparazioni dei natanti nei nostri cantieri e, pertanto, tutto l’indotto ne sarà ampiamente danneggiato

Lo stato dovrebbe invece applicare la tassa sulla barca e potrebbe anche stabilire un piccolo incentivo per ogni turista straniero che ormeggia nei nostri porti. Qui sono certamente di parte ……… potrebbe offrire un caffè al giorno per ogni passeggero della barca. Sono sicuro che questo piccolo, ma significativo, gesto di gentilezza sarebbe molto apprezzato, soprattutto dai turisti tedeschi.

I posti nelle nostre marine verrebbero tutti occupati, gli investimenti riprenderebbero, la creazione di nuovi posti barca porterebbe nuovi posti di lavoro con un conseguente aumento del benessere generale, non è forse quello che vogliamo? Ultima osservazione… ma l’argomento mi sta a cuore perché sono convinto che senza la creazione degli Eurobond tutto sarà molto più difficile.

Caballini: Mi permetto in tal sede di menzionare quanto detto dal politologo Edward Luttwak:

…. “ gli europei diventarono folli : il 1914 ed il 1939, e il risultato furono due guerre mondiali . Ora siamo al terzo appuntamento con la follia: la crisi dell’euro.“ Purtroppo il fattore dominante del 2012 sarà la crisi determinata dal debito dell’eurozona. Citando sempre Luttwak questa è “la follia dei governanti dei paesi dell’Europa del sud ossessionati dall’idea di farsi accettare da Francia e Germania: stanno sacrificando i loro figli per rimanere nel club dell’euro.”

Pare che il nostro Governo, diretto dal Professor Monti, ancora timidamente, stia però cercando di togliere il giogo impostoci dalla Germania. Le nostre ragioni devono essere fatte valere, ne abbiamo tutti i diritti anche nell’interesse di tutti quelli, sembrerà strano, che, ancora oggi, non vogliono rinunciare ai loro privilegi. La parola privilegi ha aperto la porta ad un ultimo, ma non meno importante, argomento. La nostra classe politica ci ha chiesto di fare dei pesanti sacrifici e gli italiani li faranno, ma si aspettano che anche i politici facciano, doverosamente, lo stesso.

Ad oggi abbiamo solo ricevuto delle vaghe promesse di riduzione del numero dei parlamentari (attualmente un esercito di circa 950 persone)

E di allineamento dei loro corposi emolumenti al livello della media europea. I Presidenti di Camera e Senato hanno promesso che avrebbero provveduto entro gennaio 2012. In realtà, a fine gennaio, non si sono abbassati gli stipendi ma hanno semplicemente rinunciato all’ulteriore aumento in programma che sarebbe derivato dal passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo.

Gli italiani, tutti, se lo aspettano e, se non verrà fatto nulla o quasi come i più temono, la riforma elettorale che permetterà di scegliere i candidati sarà inutile, nessuno li vorrà votare e non vorrei che 60 milioni di “indignados” scendessero a Roma. La corazzata italiana ha rischiato di affondare e i passeggeri sono ancora tutti a bordo. Ma voi, governanti, non sarete mica seduti a riva su uno scoglio? “Risalite a bordo ….., date i comandi corretti è un ordine”.

Concludo la mia relazione con un breve aggiornamento sul nostro Gruppo

Nel corso del 2011 hanno fatto il loro ingresso 25 nuovi soci (17 sostenitori e 8 sostenitori – fornitori) e pertanto, al 31.12 u.s., il numero dei soci è salito a 251 (di cui 45 soci ordinari e 206 soci sostenitori). Infine, come di consueto, ringrazio per la preziosa collaborazione, tutto il Consiglio Direttivo, i soci ordinari e sostenitori ed il nostro sempre zelante ed infaticabile segretario Antonio Franciosa. Ad Maiora Il Presidente Giorgio Caballini di Sassoferrato

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