MILANO – La produzione e i consumi di tè globali sono aumentati incredibilmente. Complice la continua crescita di domanda che arriva da Cina e India. Eppure, questi numeri stellari potrebbero subire un arresto. Questo a causa del clima che potrebbe cambiare, determinando in maniera negativa questo andamento. I due giganti asiatici stanno trainando il settore, facendo registrare percentuali positive da anni. Eppure gli esperti sono preoccupati per il cambiamento climatico, che potrebbe mettere in seria difficoltà la produzione. A sostenere questo scenario è la Fao, che ha messo i governi delle economie emergenti in allerta.
Fao lancia l’allarme. Tè, clima e economie emergenti
La crescita prevista è del 2% ogni anno per i prossimi 9, una cifra che può sembrare irrisoria ma che significa 4,4 milioni di tonnellate prodotte complessivamente. Una quantità impressionante, che però avverte: l’inquinamento ambientale sta colpendo le economie emergenti, riducendo le zone con il clima adatto per la crescita del tè, che può essere prodotto solo in zone particolari. Di conseguenza i contadini che sopravvivono grazie a queste colture sono a rischio.