MILANO – Un’altra analisi arriva dalla sempre informata newsletter di Host 2019. Questo articolo pone il focus sul consumo di zucchero. Che tante malattie può provocare se non calibrato in modo preciso. Quindi sono fondamentali le possibili innovazioni per dosarlo al meglio, che sono numerose. Affrontiamo il tema di seguito.
La tecnologia delle macchine per gelato si muove tra IoT, controllo da remoto, multifunzione e facilità d’uso e manutenzione.
Consumo di zucchero: quali sono i possibili futuri
La capacità di cogliere i nuovi trend di consumo e di implementarli negli strumenti di lavoro per i professionisti della gelateria, della pasticceria e del cioccolato è la linea guida ad esempio dell’azienda Bravo S.p.a.
Come spiega Giuseppe Bravo, AD dell’azienda
“Il nostro lavoro nell’ultimo anno si è concentrato sullo sviluppo della tecnologia da remoto, a servizio dell’operatore. Oltre che sulla possibilità per questo di gestire più attività da un unico dispositivo, ad esempio dal telefonino.
Del resto, siamo sempre più digital. Sia nella vita personale sia sul lavoro usiamo smartphone, tablet e computer. I nostri nuovi prodotti devono permettere ai professionisti. Che siano gelatieri, pasticceri o chef, di potere gestire le ricette; i processi produttivi, il magazzino direttamente dai dispositivi mobile.
E consentire loro di comprare e vendere prodotti in tempo reale. Le attività artigiane oggi richiederebbero giornate di 48 ore per potere fare tutto: produzione, marketing, vendita; gestione fornitori, amministrazione.
Nulla può più essere lasciato al caso. Quindi dobbiamo mettere i nostri clienti nelle condizioni di poter gestire più lavori contemporaneamente grazie all’uso della tecnologia”.
Dice Achille Sassoli, Market Development Director di Carpigiani Group
“Per la gelateria artigianale ci stiamo concentrando sul miglioramento continuo della tecnologia. Per venire incontro alle richieste dei gelatieri e proporre nuove soluzioni per chef e ristoratori.
Abbiamo presentato una nuova tecnologia che permette di stravolgere le regole del bilanciamento classico e creare, ad esempio, gelati e sorbetti senza zuccheri aggiunti.
Grazie al lavoro congiunto della divisione Ricerca e Sviluppo dell’azienda e dei docenti della Carpigiani Gelato University si potranno bilanciare ricette ritenute finora impossibili con una riduzione media dei solidi (zuccheri, grassi, proteine del latte, emulsionanti, fibre) del 40%.
Si potrà creare così un delizioso e cremoso sorbetto di fragola che contenga solo lo zucchero naturale della frutta e nessun altro dolcificante aggiunto.
A un nuovo modello abbiamo dato un tocco vintage riprendendo il color “crema bolognese” che caratterizzava le prime macchine automatiche prodotte dal 1946.
Pensata per l’utilizzo nella ristorazione, può mantecare piccole quantità di gelato, fino a cinque porzioni, in pochi minuti. In questo modo si eviteranno sprechi e il gelato sarà sempre fresco e pronto a soddisfare le richieste dei clienti”.
Un altro fronte è quello del gelato soft, o gelato espresso
Con macchine compatte e dalle alte prestazioni che possano essere inserite tra altre attrezzature in spazi ristretti. Ma la novità più curiosa riguarda, come sempre più spesso accade, l’automazione, incrociata con il self service.
“Abbiamo sviluppato un nuovo concept per il soft con capsule technology sviluppata in collaborazione con Saron;, leader mondiale nella produzione di capsule per il caffè, e PreGel. Il cliente acquista la capsula del gusto desiderato alla cassa, la inserisce nella macchina e il gelato è pronto da gustare”.