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venerdì 22 Novembre 2024
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L’Espresso italiano prova a diventare patrimonio dell’Unesco

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TRIESTE – Il “Consorzio di tutela dell’espresso tradizionale italiano” ha scelto TriestEspresso Expo per annunciare il lancio della campagna di marketing e promozione. Per ottenere per l’espresso il riconoscimento di bene immateriale dell’Unesco.

Consorzio: al momento ne fanno parte 27 soci

E la domanda per ottenere l’importante riconoscimento è già arrivata agli uffici di competenza. Come è stato sottolineato durante il convegno “Caffè espresso italiano tradizionale: candidatura a Patrimonio dell’Unesco”. Dal conte Giorgio Caballini di Sassoferrato, presidente della Dersut Caffè di Conegliano (Treviso).

Ha spiegato Caballini

“A differenza degli altri prodotti che hanno avuto il riconoscimento dell’Unesco, l’espresso ha una diffusione enorme. Ma ciò che distingue la nostra proposta dalle altre è che contiene anche un capitolato che definisce esattamente i canoni che il prodotto deve rispettare per poter essere considerato espresso italiano tradizionale”.

Continua Caballini: “Si tratta di un progetto a favore dell’intero comparto e non ci sono preclusioni perché per raggiungere l’obiettivo abbiamo bisogno del supporto di tutta la categoria”.

L’interesse Scae Italia

Il progetto ha già raccolto numerose adesioni e durante TriestEspresso Expo ha anche attirato l’interesse della Speciality Coffee Association of Italy che è intervenuta all’incontro con il Coordinatore nazionale Dario Ciarlantini.

In agenda quindi c’è innanzitutto la difesa e la diffusione della cultura dell’espresso.

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