MILANO – La gran parte delle macchine professionali per il caffè e tutte le altre attrezzature prodotte in Italia viaggiano, utilizzando contenitori in legno. Questa soluzione però, ha ultimamente creato disagi, soprattutto negli Stati Uniti e in Australia. Da un convegno, riportiamo le raccomandazione di Conlegno.
Che consiglia prima di tutto, di avvisare tempestivamente il Consorzio dell’avvenuta contestazione. Poi attendere l’ispezione dell’incaricato Fitok prima di rimuovere i sigilli.
Conlegno. Ecco il decalogo
In seguito al progressivo intensificarsi dei controlli da parte delle autorità doganali in entrata e in uscita dai confini internazionali, i casi di contestazione sono notevolmente aumentati.
Occhi puntati quindi, non solo sulla corretta circolazione delle merci tra i vari paesi e sulla lotta alla contraffazione.
Sorvegliati speciali delle autorità doganali dei più importanti partner commerciali dell’Italia sono oprattutto gli imballaggi in legno e la loro conformità alla normativa fitosanitaria. Attraverso la verifica dell’applicazione dello standard ISPM n.15.
È il caso del Brasile, dell’Australia, della Nuova Zelanda e, soprattutto, degli Usa
Verso questi Paesi, solo nel 2017, l’Italia ha esportato merci per un valore complessivo di quasi 40,5 miliardi di euro. Questo secondo i dati Istat.
“L’aggiornamento delle normative doganali statunitensi ha portato all’abbassamento della soglia di tolleranza che prevedeva lo scatto della sanzione al raggiungimento di cinque violazioni in un anno.
Ora è sufficiente una non conformità poiché venga comminata una pena pecuniaria. – spiega Daniela Frattoloni, Coordinatrice del comitato tecnico Fitok.
– In particolare gli imballaggi in legno sono sotto la lente di
ingrandimento anche per le sole irregolarità formali.”
Conlegno ha ritenuto necessario incrementare la copertura assicurativa a tutela dei Soggetti Autorizzati Fitok
La polizza è offerta gratuitamente dal Consorzio. Tutela i produttori di imballaggi in legno. Un servizio garantito per un anno dalla data del trattamento e/o produzione a marchio, che abbiano attuato con diligenza e correttezza la prassi del trattamento fitosanitario.
Coprendo parte di costi e spese sostenute a seguito di contestazione. Inoltre, i consorziati che lo ritengono opportuno avranno la possibilità di estendere la copertura. Aumentando il massimale di indennizzo per la propria azienda.
Conlegno si muove per la tutela degli scambi commerciali
“Vogliamo tutelare gli imprenditori sostenendo la crescita degli scambi commerciali internazionali. Al contempo, vogliamo rafforzare la collaborazione con le autorità competenti per contrastare le frodi per uso improprio del marchio.
Inoltre, l’obiettivo è quello di garantire la sicurezza per l’intero sistema. Un passo importante per l’economia nazionale e internazionale”, prosegue Daniela Frattoloni.
Ma come si deve comportare l’imprenditore in caso di contestazione doganale?
Di seguito il decalogo fornito da Conlegno, Consorzio Servizi Legno Sughero. Impegnato da anni ad aiutare le aziende consorziate a dirimere controversie internazionali.
Ricoprendo dal 2005 il ruolo di Soggetto Gestore in Italia del Marchio Ippc/Fao per l’Ispm n. 15. Attraverso il Comitato Tecnico Fitok.
I primi punti
1 Innanzitutto, avvisare tempestivamente l’Area Tecnica Fitok della contestazione;
2 Poi, inoltrare all’Area Tecnica Fitok il rapporto ufficiale emesso dalla dogana (Emergency Action Notification); assieme alle documentazioni comprovanti la decisione della dogana; i grafici di trattamento dei lotti contestati e le foto degli imballaggi ritenuti non conformi;
3 In seguito, contattare il cliente finale e lo spedizioniere per sapere data e luogo di arrivo della merce. Al fine di organizzare una perizia da parte di un ispettore Fitok autorizzato. Qualora la dogana decidesse di procedere con il rimpatrio;
4 non manomettere la merce in arrivo alla dogana;
5 i sigilli poi, devono essere rimossi in presenza dell’ispettore Fitok incaricato;
6 l’ispettore verifica inoltre, durante il corso della perizia, ogni singolo imballo. Oltre che la relativa conformità allo standard Ispm n.15;
Gli ultimi punti del decalogo
7 si effettua anche un rilievo fotografico. In alcuni casi viene prelevato un campione di legname che verrà poi analizzato da un laboratorio specializzato;
8 attraverso l’analisi, si potrà inoltre determinare se il trattamento Ht è stato condotto efficacemente;
9 a seguito dell’analisi della documentazione raccolta e del risultato del test effettuato dal laboratorio, verrà attestata la conformità o meno degli imballaggi. A quanto previsto dal
Regolamento Fitok;
10 nel caso poi in cui venga accertata la conformità degli imballi, l’assicurazione potrà tutelare il consorziato. Ancora, secondo le modalità previste dalla polizza.