MILANO – Ecco un articolo tratto dalla sezione economia e finanza di Repubblica. Un confronto interessante con un errore di fondo. Sì perché manca l’indicazione del fatturato Segafredo che sfiora il miliardo di euro con oltre 917 milioni di euro. Così viene meno il concetto dell’inseguimento di Segafredo a illy. Si tratta di un confronto di tipo differente. Ma ci sono altri dati da conoscere. Ma vediamo l’articolo.
illy Caffè, fondata nel 1933, è ormai una grande multinazionale da oltre 450 milioni di fatturato. È una tipica realtà familiare, guidata dalle terza generazione: Andrea Illy è presidente, Riccardo vicepresidente, Anna Rossi Illy è presidente onorario, Anna Illy jr ha ripreso a curare i rapporti con i coltivatori di caffè in giro per il mondo, e via dicendo.
È una delle realtà industriali (la sede è a Trieste) più importanti dell’intero Nord-Est.
Viene inseguita però con crescente grinta dal Massimo Zanetti Beverage Group, la Mzb-Group quotata in Borsa dal 2015.
È anch’esso una holding internazionale, basata a Villorba vicino Treviso, che possiede diversi marchi globali fra cui l’altro protagonista dell’industria del caffè Segafredo Zanetti, azienda rilevata a sua volta da Zanetti dall’originaria famiglia bolognese.
Il gruppo si occupa non solo di produzione e commercializzazione di caffè, ma anche di quella di altri prodotti coloniali, come tè, cioccolata e spezie, e di prodotti ad essi complementari.
Sono 400 le caffetterie Mzb-group in franchising
Gestisce inoltre circa 400 negozi in franchising. Entrambi i gruppi sono attivi anche nella diffusione della cultura del settore.
Illy per esempio gestisce l’”Università del caffè”, che nasce a Napoli nel 1999, nel 2002 si trasferisce a Trieste e oggi ha oltre 20 sedi in tutto il mondo.
È un centro di eccellenza voluto per promuovere e diffondere nel mondo la cultura del caffè di qualità, dal chicco alla tazzina.
