domenica 22 Dicembre 2024
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Confida e Università di Torino insieme per il Vending sostenibile

Presentate in un convegno organizzato da CONFIDA e il Dipartimento di Management dell’Università di Torino, le best practice sostenibili del settore del vending. Tra queste Massimo Cento (in collaborazione con GDA), Lavazza, Sandenvendo Europe e Fas International

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TORINO – Si è svolto presso la Scuola di Management ed Economia dell’Università di Torino (FOTO in alto) l’incontro “Responsabilità sociale e consumo consapevole: il caso del vending sostenibile”, organizzato da Confida – Associazione Italiana Distribuzione Automatica. Nel convegno sono state presentate le best practice relative alla sostenibilità nel settore della distribuzione automatica in Italia.

Il settore della distribuzione automatica, tramite la sua associazione di categoria CONFIDA, già da qualche anno si è posta il tema della sostenibilità del suo servizio e dei prodotti alimentari che eroga tramite i distributori automatici.

Ha così dato vita ad un progetto chiamato “Vending Sostenibile” www.vendingsostenibile.com per diffondere le buone prassi in materia di sostenibilità ambientale.

“Nel nostro settore – ha spiegato Piero Angelo Lazzari, presidente di CONFIDA – la sostenibilità è un tema ampio che tocca varie fasi dell’attività: dall’efficienza energetica delle nuove vending machine, che sono sempre meno ‘energivore’, al trasporto dei prodotti fino al contenimento e riciclo dei rifiuti come i fondi del caffè e le confezioni”.

“Il Vending Sostenibile è anche un impegno sulla qualità e sicurezza della nutrizione per presentare ai nostri clienti e per una ampliamento dell’offerta alimentare per tener conto delle differenti esigenze nutrizionali, alimentari e di gusto”.

Nel corso del convegno sono state presentate alcune case history interessanti:

il progetto “Massimo Cento”, una startup nata all’interno dell’Università di Torino che grazie ad un accordo con la società di gestione di distributori automatici piemontese GDA promuove prodotti di qualità legati al territorio e alla stagionalità delle materie prime, coltivati e trasformati in un raggio di “Massimo Cento” chilometri dal luogo di consumo.

Lavazza, presentata da Veronica Rossi, che produce e commercializza una nuova capsula di caffè prodotta grazie all’apporto del 20% di polipropilene riciclato dagli scarti provenienti da altre produzioni.

Tutto ciò da un lato porta a un ridotto utilizzo di materia prima plastica vergine proveniente da fonte fossile, dall’altro lato, consente di ridurre i chilometri percorsi ogni anno per il trasporto materia prima stessa.

E’ stata inoltre presentato il nuovo quartier generale Lavazza. L’azienda ha infatti deciso di costruire la nuova sede rivitalizzando un sito dismesso nel quartiere Aurora, vicino ai luoghi dove è nata e si è sviluppata l’azienda.

Il processo di costruzione è stato caratterizzato da un importante coinvolgimento della popolazione, delle autorità locali e delle associazioni del territorio;

Sandenvendo Europe SpA, presentata da Alberto Spinoglio, che produce dei distributori automatici dotati di una nuova unità refrigerante eco-sostenibile con sistema CO2, più efficiente e green.

Il CO2 è un gas naturale che esiste nella terra, non tossico, non infiammabile e non dannoso per l’ozono. I distributori automatici utilizzano anche l’illuminazione LED per un minor consumo energetico;

Fas International S.p.A., presentata da Flavia De Rossi, che col progetto Tritech produce trituratori e compattatori che affiancati e integrati ai distributori automatici di bevande e snack promuovono la raccolta differenziata e la riduzione di volume (fino all’85%) dei rifiuti da imballaggio con conseguente risparmio su costi e movimentazioni.

Il rapporto tra gli italiani e la distribuzione automatica è stretto.

Da un’indagine promossa da CONFIDA – Associazione Italiana Distribuzione Automatica emerge che il 52% degli italiani dichiara di aver utilizzato un distributore automatico di cibi e bevande nell’ultimo anno e il 77% si dichiara soddisfatto del servizio.

“La distribuzione automatica – ha concluso Piero Angelo Lazzari, presidente di CONFIDA – è un settore di filiera innovativo e dinamico composto da circa 3.000 imprese in tutta Italia che danno lavoro a 33.000 lavoratori. Il mercato vale 3,4 miliardi di euro con circa 10,5 miliardi di consumazioni erogate all’anno e oltre 800 mila macchine da vending installate in uffici privati, enti pubblici, scuole, ospedali, stazioni e aeroporti. Le vending machine inoltre sono un prodotto del Made in Italy perché i principali fabbricanti sono italiani esportano in tutto il mondo”.

Al convegno è anche intervenuta Flavia De Rossi che ha parlato di trituratori e compattatori.
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La scheda sintetica di Confida

Costituita il 13 luglio del 1979, CONFIDA è, a livello nazionale, l’unica associazione di categoria che rappresenta i diversi comparti merceologici dell’intera filiera della Distribuzione Automatica di alimenti e bevande. Aderisce a Confcommercio – Imprese per l’Italia e, nell’ambito UE, è partner di EVA (European Vending Association).

Nel 2015 il settore ha fatturato, tra mercato automatico e porzionato, complessivamente 3,4 miliardi di euro e ha erogato 10,5 miliardi di consumazioni a 30 milioni di italiani.

La quota di distributori automatici conta oltre 800 mila vending machine installate lungo la Penisola che erogano caffè, bevande (calde e fredde), snack o panini e pasti pronti.

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