domenica 22 Dicembre 2024
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CONFIDA – Ecco la Relazione di Presidenza letta all’assemblea di Assago dal neo eletto Piero Angelo Lazzari: “Un compito arduo”

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Il neo presidente si è così rivolto all’assemblea che lo aveva appena eletto:

“Prima ancora di dare lettura alla Relazione di Presidenza, consentitemi di ringraziare Francesco Frova che in questi mesi ha svolto le funzioni di Presidente presenziando in pochissimi mesi a ben tre Consigli Direttivi e assicurando con grande equilibrio continuità all’attività istituzionale dell’Associazione. Grazie Francesco!”

 

lazzari confida
Il neo presidente Confida Piero Angelo Lazzari

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Cari Associati,

nel corso della vita, compresa quella professionale, ti capita di venirti a trovare in situazioni inaspettate e ti chiedi: “perché?!” Questa, di oggi, è una di queste situazioni: una situazione che non avrei mai minimamente immaginato!

E allora ti trovi improvvisamente a vivere un insieme di sentimenti tra loro apparentemente contradditori: un mix di incredulità e di emozione; ti senti molto onorato, ma, al tempo stesso, sbigottito per una responsabilità che sai essere grande!

Una “responsabilità” di cui ho consapevolezza, ma alla quale non mi sottraggo per il debito di riconoscenza, meglio, per il sentimento di riconoscenza che nutro nei confronti dell’Associazione.

Di questa vostra fiducia a voi tutti dico: grazie!

*           *        *

Consentitemi, ancor prima di condividere con voi alcune considerazioni e proposte su ciò che ci attende da domani in avanti, una preliminare riflessione su ciò che sta a fondamento, o se preferite, sul vero significato di questo nostro trovarci qui tutti insieme.

Non faccio riferimento agli adempimenti formali previsti dallo Statuto, pur necessari e importanti. Noi siamo qui, prima di tutto e soprattutto, per assumere coralmente un impegno preciso, l’impegno di dare continuità al lavoro che in questi ultimi 5 anni è stato avviato e portato avanti, con impareggiabile creatività, con infaticabile dinamismo (anche nella malattia), forza propulsiva ed incomparabile empatia, dal Presidente Lucio Pinetti che qui vogliamo, con profonda commozione e indelebile ricordo, onorare e ringraziare! GRAZIE LUCIO!

C’è un’espressione in politica secondo cui: “I presidenti scrivono la storia di un Paese” un’affermazione che, se adattata alla nostra realtà, ci fa pensare subito a Lucio e ai presidenti che lo hanno preceduto. Poi lo stesso aforisma prosegue dicendo che “… talvolta è la storia – la successione delle circostanze – che scrive il presidente”, e questa è la risposta che io do al mio “perché” di oggi.

E’ alla luce di questa “chiave di lettura” che mi preme chiarire da subito che questa Presidenza, e ancora prima l’invito rivoltomi dal Consiglio Direttivo, devono essere letti come una soluzione che nasce dall’emergenza: quella di assicurare continuità; di presidiare alcune criticità che il Settore sta affrontando; di dare continuità alle attività in corso e, al tempo stesso, di non sminuire il patrimonio di conoscenze e relazioni costruite in questi ultimi anni sia all’interno delle Istituzioni, di Confcommercio e delle altre Organizzazione di rappresentanza.

Una soluzione “tecnica”, non per questo necessariamente la migliore, ma – come qualcuno ha detto – la più praticabile in questa fase.

Di certo, una soluzione che ci consente di prendere il tempo necessario perché si possa rendere disponibile chi oggi non può esserlo.

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Sarà una Presidenza “tecnica” ma non incline all’attendismo, ponendosi tre macro-obiettivi:

  1. accompagnare il Settore in una prospettiva di implementazione e diversificazione;
  2. completare il percorso di accreditamento del “Vending” presso gli stakeholder, non solo a livello nazionale ma anche sul territorio;
  3. accrescere il ruolo organizzativo delle singoli Gruppi merceologici e di attività all’interno delle dinamiche associative

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La prima preoccupazione: la priorità è certamente quella rappresentata dalle prospettive di questo nostro Settore.

C’è una valutazione corrente che porta a dire che il Vending è un Settore maturo perché posizionato su una offerta “standardizzata” e dove il dinamismo delle imprese è focalizzato prevalentemente in un ambito che fa riferimento alle posizioni acquisite negli anni precedenti e, quindi, all’esistente.

Tenuto conto del contesto generale di recessione economica, non potrebbe essere altrimenti; ma allo stesso tempo c’è il rischio che il Vending tradizionale possa andare in stand-by.

Allo stesso tempo, assistiamo all’insinuarsi di nuovi operatori economici che, disponendo di risorse finanziarie, reti commerciali e piattaforme logistiche, si stanno interessando sempre più al Vending .

La conseguenza potrebbe essere il verificarsi di quella dinamica – propria dei periodi di crisi prolungata – per la quale attori già da tempo sul mercato vengono a trovarsi progressivamente ai bordi campo mentre nuovi player creano modelli di business innovativi.

CONFIDA è una delle rare organizzazioni in cui è rappresentata l’intera filiera; e questa è una grande opportunità che, però, non è stata ancora interamente esplorata né tanto meno ottimizzata ma di cui abbiamo particolarmente bisogno per credere con ottimismo nel futuro di questo nostro Settore.

Lo faremo promuovendo il confronto tra le Componenti merceologiche e di attività allo scopo di definire e condividere una nuova strategia rivolta là dove vendita e servizio non solo di prodotti alimentari hanno per supporto l’automatismo.

Un confronto anche su come è possibile ottimizzare gli standard di servizio e l’offerta di prodotti specifici avendo a riferimento le diverse tipologie di consumatori.

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Il secondo macro-obiettivo è il completamento del percorso di accreditamento che ha visto significativi passi in avanti ma che ha necessità di essere ulteriormente alimentato.

Siamo consapevoli che il nostro Settore e la nostra Associazione hanno raggiunto risultati lusinghieri sul piano della visibilità, dell’accreditamento istituzionale e dell’apprezzamento all’interno del sistema di Confcommercio.

Obiettivi che sono stati raggiunti di certo grazie alle dinamiche del mercato e all’apprezzamento che imprenditori e manager del Settore hanno saputo, e sanno, conquistarsi ma anche grazie al costante lavoro di rappresentanza, di promozione, di comunicazione e di relazioni portato avanti proprio dall’Associazione.

Lo sforzo che ora ci attende va nella direzione di completare il lavoro iniziato in questi anni più recenti: la corretta percezione del Vending e la sua valorizzazione da parte degli stakeholder, ad iniziare dal consumatore e dal cliente, in particolare se Pubbliche Amministrazioni, Enti e scuole.

Per noi dovrà essere prioritario il nostro radicamento sul territorio perché, anche lì, abbiamo la necessità di accreditare il Vending. E’ nelle comunità locali dove adesso c’è più bisogno di tutelare le imprese del Vending e di far comprendere il “valore” del servizio. Sul territorio la nostra azione d’informazione e di coinvolgimento dovrà essere rivolta alle Camere di Commercio, alle Organizzazioni di rappresentanza dell’economia locale e dei consumatori e, soprattutto, dei media che ancora hanno una percezione distorta o quantomeno approssimativa del Vending.

Ci spetta un compito non facile, lo sappiamo, un compito faticoso per la complessità e la diversità degli interlocutori; un compito arduo a causa di pregiudizi di cui ancora è oggetto il nostro Settore; un compito difficile perché si scontra con gli interessi di quanti pensano di poter contrastare lo sviluppo del nostro Settore con battaglie di retroguardia e di discredito.

Ma sappiamo anche che il futuro non si costruisce con i “dopo”, si costruisce con il presente! E allora diamo vita alla nostra azione con grande tenacia!

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Terzo macro-obiettivo è quello di costruire un modello organizzativo di CONFIDA che sia in grado di dare spazio alle potenzialità delle sue Componenti merceologiche e di attività.

L’Associazione non è un mero insieme di interessi o aspettative individuali. L’Associazione è una comunità di destino!

Una “comunità” che vive nella misura in cui è espressione della ricchezza della sua gente, dei suoi associati; “ricca” di ciascuno che voglia mettersi a disposizione e dare il proprio contributo per il bene comune.

E’ questa una chiave di lettura di “essere associazione” che con molta soddisfazione ben si addice a noi, a CONFIDA. In Confcommercio, ma non solo, si stupiscono del dinamismo e di quanto siamo in grado di mettere in campo pur con una struttura tecnica così essenziale numericamente ma così dinamica e professionale (…un plauso e un grazie va a Michele, Patrizia, Federica, Marina, Rossella e Arianna).

La nostra forza e la nostra originalità – ed è quello che io vado a dire – stanno nel fatto che il merito va condiviso con i tanti associati che si rendono disponibili e partecipano attivamente là dove si mettono a punto le strategie ma anche là dove c’è da approfondire e mettere a punto soluzioni; in poche parole là dove c’è da rimboccarsi le maniche!

Ma non c’è bisogno che “ce lo diciamo” perché ci hanno visto e ci vedono per le cose che facciamo, ci vedono nei nostri eventi: siamo sempre tanti e tutti con una grande motivazione a partecipare e con l’orgoglio, che traspare, di essere parte viva di questa nostra Associazione.

Questo è molto bello, questo sta a indicare che CONFIDA è una Associazione viva!

Eppure penso che ci siano ancora margini e potenzialità per implementare ulteriormente il nostro “fare associazionismo”. Margini e potenzialità che sono da ricercare soprattutto nei Gruppi merceologici e di attività.

CONFIDA è l’Associazione di rappresentanza della “filiera” del Vending intesa nella sua unitarietà ma, contestualmente, lo è anche di ciascuna delle sue Componenti. Questo significa che ogni Gruppo deve avere la possibilità di svolgere la propria attività in modo continuativo e strutturato e non – come avviene – in modo saltuario e riducendo il tutto a 2 o 3 riunioni all’anno.

Ciascun Gruppo deve porsi obiettivi propri, portare avanti progetti e attività come se il “Gruppo” – la dico così – avesse una propria caratterizzazione e dinamica. Ogni Gruppo dovrebbe mettere in campo una propria piattaforma fatta di problemi aperti e di cose da fare che sono specifiche delle imprese che ne fanno parte.

In questo modo sarà possibile far emergere tutte quelle potenzialità che ad aggi rimangono non completamente espresse.

Potenzialità che intravedo – ne faccio un brevissimo accenno – anche per quanto riguarda i “Delegati territoriali”. Anche le Delegazioni saranno chiamate a vivere una propria esperienza organizzativa più strutturata; e qui mi ricollego a quanto detto prima sulla nostra priorità di accreditare il Vending sul territorio e di intrecciare relazioni con gli stakeholder del territorio.

Sto prefigurando una nuova “governance” di CONFIDA nella quale ritrovino pieno riconoscimento e ruolo i Presidenti dei singoli Gruppi merceologici e di attività perché, in prima battuta, CONFIDA deve saper rappresentare e gestire le istanze e le attese dei singoli Gruppi e, dopo di che, coordinarne le istanze trasversali e comuni per l’intero Settore.

Una nuova “governance” che – sia chiaro – imprescindibilmente passa dall’assunzione di responsabilità, dal fattivo impegno e dal dinamismo dei Presidenti di Gruppo e, sul territorio, dei Delegati!

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Contestualmente ai “macro-obiettivi” dobbiamo mantenere alta la nostra attenzione, il nostro impegno e ogni sforzo per occuparci delle “questioni ancora aperte” destinate ad impattare in modo importante sulla tenuta del nostro Settore, mi riferisco:

  • ai riflessi conseguenti all’incremento dell’Iva;
  • alle prospettive che potranno derivare dai sistemi di controllo per le cessioni di beni effettuate attraverso i distributori automatici;
  • all’accreditamento di linee guida che rendano i bandi gara coerenti con il criterio della sostenibilità economica per le imprese e la valorizzazione dell’offerta tecnico-qualitativa a garanzia del consumatore;
  • alla valorizzazione delle certificazioni TQS Vending e della certificazione del caffè in grani per il Vending;
  • alle restrizioni di matrice ideologica e salutistica sui prodotti più tradizionali e oggi più diffusi nel Vending;
  • poi, per non farci mancare niente, anche l’indagine dell’Antitrust.

Sull’ispezione dell’Antitrust e sulla posizione di CONFIDA vi ha riferito l’avv. Germano Bonetti, Presidente del Collegio dei Probiviri.

Sull’incontro svoltosi mercoledì scorso presso l’Agenzia delle Entrate, vi ha aggiornato il dott. Antonio Tartaro, Referente della nostra Commissione Fiscale.

Oltre al dott. Tartaro, voglio ringraziare tutti i Componenti della Commissione Fiscale e del gruppo di lavoro tecnico che con apprezzate competenze e grande disponibilità hanno portato avanti un lavoro complesso e che presenta indubbie difficoltà e potenziali criticità.

Voglio anche esprimere un particolare apprezzamento e riconoscenza a tutti coloro che sono impegnati nelle diverse Commissioni oggi attive:

 

               la Commissione Capitolati, con Referente Pierpaolo Turotti, si sta orientando per la predisposizione di “criteri guida” in grado, in un’ottica di semplificazione, di offrire garanzie all’Ente appaltante, all’appaltatore e al consumatore. Questi criteri verranno portati a conoscenza delle P.A. affinché queste ne tengano conto nella predisposizione dei bandi di gara. Nel frattempo stiamo verificando se l’“Autorità anti corruzione”, a cui sono attribuite le competenze già in capo all’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici, possa avere una competenza in materia. Comunque non lasceremo intentata alcuna esplorazione.

 

               Le Commissioni relative alle certificazioni: TQS Vending, referente è Mario Mattiazzo, e delle miscele di caffè in grani per il Vending; ad oggi le imprese certificate TQS Vending sono 77, mentre i siti certificati sono 127 e le aziende con la certificazione del caffè sono 4.

 

               La Commissione Igiene e Sicurezza, coordinata da Laura Bevilacqua, che ha portato a compimento il defatigante lavoro di aggiornamento dei manuali di corretta prassi igienica.

 

               la Commissione Sostenibilità, coordinata da Anna Reina, con l’obiettivo di mettere in campo in tempi rapidi una serie di iniziative (un sito internet dedicato, un percorso sulla sostenibilità nella filiera del Vending che verrà presentato all’interno dell’area progettuale di Venditalia 2015 Special Edition e un video istituzionale) per fare conoscere questo valore che si va ad aggiungere ai valori del Vending: innovazione, tecnologie, qualità e ora anche sostenibilità.

 

               La Task force “gestori e costruttori”, coordinata da Luca Adriani, che, estesa anche ai “prodotti” diventerà la commissione su cui puntare maggiormente perché sarà da guida per il raggiungimento del nostro primo è macro-obiettivo … un bel “in bocca al lupo” Luca!

 

Voglio anche fare uno specifico riferimento all’attività del nostro Gruppo Giovani, presieduto da Roberto Pace, e alla sua funzione principale quella di favorire un percorso di crescita all’interno dell’Associazione e di formazione all’attività imprenditoriale.

Se penso al Gruppo Giovani, mi viene subito in mente un’affermazione di quando io ero giovane, e quindi di molti anni fa, ma sempre attuale, di Georges Bernanos: “quando lo spirito dei giovani si raffredda tutta l’umanità batte i denti”. E, allora, dobbiamo avere tra le nostre priorità anche quello di tener viva l’attività del nostro Gruppo Giovani per avere così certezza che anche in futuro ci sarà una bella e attiva partecipazione in CONFIDA.

Non posso concludere questa carrellata sulle nostre attività senza un riferimento all’attività della nostra Società di servizi che in questi anni ha esplorato e testato tutta una serie di nuove iniziative promozionali lasciando intravedere che ci sono ambiti di tutto interesse da percorrere, con maggiore convinzione e con gli opportuni aggiustamenti, sia sui mercati internazionali che nella realizzazione di eventi sul territorio.

Il prossimo 3 maggio si apriranno i battenti di “Venditalia 2015 Special Edition”.Si è trattato di uno sforzo organizzativo non da poco nell’allestire un Padiglione dedicato all’interno di Tuttofood e con una formula espositiva tutta nuova (non solo un evento commerciale) che richiama i temi di EXPO 2015.

Nonostante le difficoltà una cosa è già certa: anche questa volta faremo la nostra bella figura!

Un “grazie”non solo alla Struttura ma anche ai membri del C.d.A. per l’impegno da loro sempre assicurato e un augurio particolare al neo Presidente di Venditalia servizi, Ernesto Piloni.

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Come avete sentito, una bella mole di lavoro, ma anche la fondata fiducia di potercela fare perché il nostro lavoro sarà impostato su una dinamica affidata non al solo Presidente, ma su quella affidabilità che deriva dalla capacità di coordinamento e di sintesi che sta in capo al Comitato di Presidenza e a quella capacità propulsiva di indirizzo strategico che sta nella collegialità del Consiglio Direttivo.

Sappiamo che la gestione affidata ad uno o due o tre leader forti consentirebbe di correre di più, ma – attenzione! – ci potrebbe essere il rischio che non ci sarebbero i tanti con cui camminare insieme. Forse ora è bene che i nostri passi siano un po’ più allineati, avremo così la certezza che saranno di tutti!

Siamo tutti, ciascuno con il proprio ruolo e con le proprie capacità, giocatori della stessa squadra e abbiamo in comune la responsabilità di onorare la maglia che indossiamo, la maglia di CONFIDA.

Una maglia che esprime la stessa identità e che ci aiuta a riconoscerci nella stessa appartenenza per muoverci nella stessa direzione ed andare più efficacemente in meta.

E responsabilità del Presidente non è di certo quella di una sorta di arbitro “super partes” ma è quella di “essere della partita” per favorire il “gioco di squadra”, per valorizzare il contributo di ciascuno da tradurre nella forza del gruppo e – se necessario – anche di spronare la “squadra” nella direzione della meta.

Allora, nel chiudere questo mio intervento voglio farlo riprendendo la considerazione con la quale ho iniziato; una considerazione che mi accompagnerà per la durata di questo mio nuovo impegno, vale a dire la consapevolezza di quanta e di quale responsabilità comporta il mandato che mi avete affidato. So che lo avete fatto conoscendo la mia persona, con i miei limiti e i miei difetti. Da parte mia ci metto l’esperienza e la dedizione che conoscente e soprattutto il cuore che mi lega a questa nostra Associazione … e con questo steso cuore vi dico ancora “grazie”!

 

 

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