MILANO – La decisione del governo di aumentare l’Iva sui prodotti venduti tramite distributori automatici peserà su «un settore che per oltre un decennio ha mantenuto i prezzi inalterati. Che si vedrà costretto invece ad aumentarli». È una scelta che «comporterà un aumento di almeno 5 centesimi sul caffè e di 10 centesimi su bevande fresche e snack». È il commento del presidente di Confida, l’ associazione italiana distributori automatici aderente a Confcommercio.
Confida e Confcommercio . Parla Lucio Pinetti
«L’aumento dell’Iva – dice – colpisce così oltre 20 milioni di italiani. Dal primo gennaio 2014 avranno l’amara sorpresa di un rincaro dei prezzi di tutti i prodotti presenti nelle macchinette».
Prodotti venduti in «fabbriche, scuole, ospedali. Sorprende come lo Stato abbia voluto colpire proprio queste fasce di consumo».