domenica 22 Dicembre 2024
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Condividere e conoscere: ecco cinque consigli per portare il tè in ufficio

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MILANO — Come posso portare il tè in ufficio? Che cosa serve? C’è qualche trucco per rendere tutto più piacevole? Ma, soprattutto, ha senso? A queste domande ho cercato di rispondere durante uno dei miei workshop (l’altro era sul matrimonio) alla seconda edizione di In Tè Bologna Tè Festival.

Visto che in tantissimi hanno seguito l’incontro sia a Bologna che live su Facebook e visto che proprio questa mattina mio marito si è portato al lavoro tutto il necessario, ho pensato di riassumere i miei consigli … è un argomento interessante visto che passiamo in ufficio o comunque al lavoro gran parte della nostra settimana.

Una tazza di tè è un buon modo per rendere la giornata più piacevole, anche e soprattutto quando le cose non sembrano andare per il verso giusto, ci sentiamo stanchi e preoccupati per le troppe cose da fare.

Provate: fermatevi 5 minuti. Accendete il bollitore, prendete la tazza e il vostro tè preferito. Mettetelo in infusione, filtrate e bevete un primo sorso di quello che alcuni chiamano “saggezza liquida”. Come dice Lu Ann Pannunzio nel suo libro (la recensione è qui), fate tutto questo concentrandovi solo sui vostri movimenti.

Non pensate a nient’altro se non a preparare il tè, qui e ora. Riuscirete a vedere tutto quanto da una prospettiva diversa e ad arrivare a fine giornata sarà meno pesante.

Il tè rende lucidi senza agitare. In più, da un recente studio della scuola di psicologia e scienze cognitive dell’università di Pechino, riportato da The Telegraph e da The Guardian, questa bevanda aumenta la creatività, l’attenzione e il buon umore.

Vediamo ora come rendere il tutto più pratico e piacevole possibile.

Tazza – thermos

Senza tazza non si può fare un tè. C’è chi la preferisce con il bordo sottile e chi con il bordo spesso, chi alta e chi bassa,… ognuno ha le sue abitudini quindi consiglio da portare da casa una delle vostre preferite. Magari un regalo di una persona cara o il ricordo di un viaggio… tutti elementi utili per rendere questo momento più piacevole e rilassante.

Si può portare il thermos o la travel mug? Certo che sì se vi trovate bene. Per me questa soluzione ha solo due difetti (ma è una considerazione personale): 1) non sempre alla mattina ho tempo di preparare tutto e rischio, nella fretta, di dimenticarmi 2) e se poi finisce la mia scorta e ho comunque voglia di qualcosa di caldo? A me piace avere la possibilità di prepararmi qualcosa anche sul momento. Thermos e travel mug li uso spesso in viaggio. Ps. Se conoscete un buon thermos che mantenga a lungo la temperatura avvisatemi!

Quale tè scegliere?

A questa domanda rispondo sempre: quello che vi piace. La pausa tè deve essere un momento quotidiano di benessere quindi dovete accompagnarlo con i vostri profumi e sapori preferiti. Quando lavoravo nelle redazioni mi tenevo sempre diverse proposte: un verde, un nero (di solito aromatizzato) e una tisana. In base all’umore e al tempo atmosferico sceglievo di volta in volta che cosa preparare.

Il matcha sicuramente è un tè interessante al lavoro perché ricco di teina e il suo rilascio è più lento e prolungato di quello del caffè.

E ora la domanda fatidica: tè in foglie o no? Bisogna ammettere che le bustine sono pratiche (pure in vacanza) e iniziano a girare prodotti di media qualità. Altrimenti potrete creare la vostra bustina con i filtri monodose e il vostro tè preferito. I sacchettini che sto usando ora li trovate qui altrimenti sono famosi e diffusi nei negozi specializzati e nelle erboristerie quelli della Finum. Ci sono poi gli infusori, le teiere con il filtro incorporato, le tisaniere… le possibilità sono tante. Provate per capire quale situazione è più adatta a voi e al vostro ufficio.

Bollitore

Per preparare una tazza di tè ci vuole un bollitore. “Non posso scaldare l’acqua nel microonde?” qualcuno si starà chiedendo. Certo, può sembrare una soluzione più semplice… alcuni uffici in Italia sono già dotati di questo strumento mentre il bollitore è una cosa strana ma ora vi spiego perché cambiare abitudine. Per prima cosa: vi è mai successo di mettere una tazza nel forno microonde e dopo solo un minuto l’esterno era ustionante e il liquido all’interno solo tiepido? In più non avete il controllo delle temperature. Avete poi notato che l’infusione è più difficile se mettete prima l’acqua e poi il tè, sia in foglia che in bustina? Per colorare il vostro liquido dovete poi strapazzare il filtro nella tazza un bel po’.

Alcune siti internet tempo fa riportavano una ricerca secondo cui il tè preparato al microonde era migliore. Bene, per chi è interessato all’argomento e vuole sapere che cosa esattamente diceva lo studio (sì, anche i giornalisti sbagliano e lo dico da giornalista) vi rimando all’articolo del blog World of Tea.

Il bollitore è quindi uno strumento necessario. Potete acquistarlo in negozi di casalinghi o specializzati in tè oppure su Amazon. Li trovate in plastica, in vetro, in acciaio inox… più o meno grandi. I prezzi partono da 9,90 euro. Per sapere quali sono i consigliati dai lettori di Five o’ clock leggete qui.

Non ho mai sentito che in un ufficio vietassero l’uso del bollitore per motivi di sicurezza. Se avete dei dubbi, chiedete prima consiglio al vostro referente.

In riunione

E se persino durante le riunioni si potesse bere una tazza di tè? Dura di più di un caffè, è un piacere che si gusta pian piano, man mano che vanno avanti le discussioni. Abbiamo detto prima che dona lucidità e una maggiore creatività quindi il tè potrebbe essere un ottimo alleato in queste situazioni.

Stessa cosa duranti i pranzi aziendali. Spesso l’alcol è vietato e quindi possiamo accompagnare il nostro piatto di pasta o il nostro arrosto con l’acqua o… succhi di frutta. Non ridete, succede! Nella vecchia azienda di mio marito era il menu delle bevande dei pranzi aziendali di Natale: acqua e succhi di frutta.

Pensate che io li ho eliminati persino dal cocktail di benvenuto del mio matrimonio, sostituendoli con dei tè freddi (preparati con l’infusione a freddo), figuriamoci in occasioni del genere…

Condivisione

È sicuramente uno degli elementi più importanti per portare un buon tè in ufficio! È bello preparare e sorseggiare la propria tazza da soli (a volte persino utile e necessario), ma è ancora più bello poter condividere questo momento con gli altri. Ho notato che si crea un clima più affiatato e collaborativo. Quindi ben venga il tè durante le riunioni, in una pausa tra colleghi o dopo pranzo, prima di ricominciare a lavorare.

Mentre scrivevo questo articolo mi ha chiamato mio marito. Non voleva sapere che cosa avevo preparato per cena (un classico!) ma voleva raccontarmi, tutto entusiasta, del suo primo tè con i colleghi. Aveva preparato per tutti un Sencha. Hanno commentato insieme il profumo e il sapore del liquore ed era tutto contento di come era venuto il tè (“siccome l’acqua mi sembrava troppo calda l’ho tenuto in infusione 2 minuti e mezzo ed era buono, è piaciuto!”).

Ha già promesso che la prossima volta porterà il Darjeeling, il suo tè preferito… ha iniziato a lavorare in questa azienda da poco più di un mese e una tazza di tè sta diventando la scusa ideale per conoscere chi lavora con lui…

Five O’ clock

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