MILANO – Smentite le indiscrezioni della vigilia: nella sua quarta stima ufficiale sul raccolto brasiliano 2022/23, Conab ha sì rivisto le sue cifre, ma al rialzo e non al ribasso, come più di qualcuno aveva ipotizzato nei giorni scorsi. L’agenzia specializzata del ministero dell’agricoltura di Brasilia stima ora la produzione di quest’anno in 50,92 milioni di sacchi: oltre mezzo milione di sacchi in più rispetto alla previsione formulata a settembre, ripartiti tra gli arabica (circa 300mila sacchi in più) e i robusta (+200mila).
Il dato segna una ripresa produttiva del 6,7% rispetto ai 47,73 milioni dell’anno scorso. Ma rimane inferiore del 19,3% (-12,1 milioni di sacchi) rispetto all’annata record 2020/21.
Il raccolto di arabica ammonta a 32,72 milioni: appena il 4,1% in più rispetto a un anno fa.
Su questo dato deludente e inferiore alle aspettative iniziali (considerando l’annata negativa nel ciclo biennale) ha inciso lo sfavorevole andamento climatico (in particolare, tra maggio e settembre del 2021), con la siccità e le gelate.
Sfiora invece i 18,2 milioni di sacchi la produzione di robusta, in crescita dell’11,7% rispetto al raccolto precedente e ai massimi di sempre.
A questo eccellente risultato hanno contribuito le condizioni climatiche, che per i robusta sono state invece favorevoli, oltre che i crescenti investimenti in input e cure agricole, che stanno facendo lievitare le rese unitarie.
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