MILANO – Conab rifà i conti e ridimensiona le aspettative per il raccolto del Brasile di quest’anno. Nel suo secondo report ufficiale sul raccolto 2022/23, già in corso, l’agenzia specializzata del ministero dell’agricoltura brasiliano taglia la stima sulla produzione di 2,3 milioni di sacchi: è più pessimista per gli arabica, ma ancora più ottimista, invece, per quanto riguarda i robusta.
Rispetto a gennaio, la stima degli arabica è stata infatti tagliata di quasi 3,1 milioni di sacchi; quella dei robusta è stata invece elevata di 760 mila sacchi circa.
L’intera produzione 2022/23 è ora stimata da Conab in 53,43 milioni di sacchi: 5,7 milioni di sacchi in più (+12%) rispetto allo sfortunato raccolto dell’anno scorso. Ma 9,65 milioni di sacchi in meno (-15,3%), in confronto al raccolto record di due anni fa.
Il raccolto di arabica è ora stimato in 35,71 milioni di sacchi: il 13,6% in più rispetto all’anno scorso. Le intemperie climatiche che hanno funestato il 2021 (siccità prolungata e gelate) hanno più che decimato il potenziale produttivo, che altrimenti sarebbe stato da record.
Per quanto in ripresa, la produzione della varietà più pregiata sarà dunque inferiore del 23,6% a quella del 2020.
Le prospettive migliorano ulteriormente, invece, per i robusta (conilon). La produzione è ora stimata nel dato record di 17,72 milioni di sacchi, con un incremento dell’8,7% rispetto all’anno passato, reso possibile innanzitutto da un ulteriore balzo in avanti della produttività.
La produttività media nazionale è pari a 29 sacchi/ha. In crescita del 10% rispetto al 2021/22, ma inferiore del 13,4% ai 33,5 sacchi/ha del 2020.
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