MILANO – È calato il sipario, martedì sera in fieramilano, su un’edizione che segna un passaggio chiave nell’evoluzione di HostMilano: riviste al rialzo tutte le previsioni della vigilia, con un incremento del 13,5% nelle presenze di visitatori professionali, a quota 150.968.
E, soprattutto, con un aumento esponenziale dei professionisti esteri: 60.383 mila presenze da 172 Paesi, il 40% del totale e in crescita del 17%.
“Più che un processo, l’internazionalizzazione di Host è ormai un fatto acquisito, che sta nelle dimensioni, nei numeri e nella qualità – commenta l’Amministratore Delegato di Fiera Milano, Corrado Peraboni –. Non solo. Host riflette il nuovo scenario geopolitico e apre a mercati come Iran, Africa e Cuba. All’aumento del 13,5% dei visitatori hanno contribuito diversi fattori: la focalizzazione nel supportare le aziende a tutto campo e a lungo termine, il grande impegno nello scouting all’estero, anche grazie alla collaborazione con ITA-ICE, e la sinergia con la città e con quello che rappresenta per il Made in Italy. Una strada intrapresa con successo da Host, e che ci vedrà impegnati per accelerare l’internazionalizzazione anche delle altre manifestazioni.”
Ed è anche stata un successo la gestione logistica connessa alla contemporaneità con le giornate finali di EXPO, che si sono confermate ad altissima affluenza di pubblico: “In costante coordinamento con le Forze dell’Ordine, con l’efficace collaborazione di tutti i soggetti deputati al trasporto pubblico, e grazie alle tecnologie di cui è dotata, Fiera Milano ha gestito un numero elevatissimo di persone e mezzi con la massima flessibilità ed efficienza, confermando la consolidata competenza nei grandi eventi,” ha aggiunto Peraboni.
Il valore aggiunto della collocazione a Milano è stato sottolineato da molti professionisti esteri.
“C’è molta voglia di stile italiano negli Emirati – dice ad esempio Andrej Trajkovski di Zadea, importatore di Doha (Qatar) che ha la rappresentanza di prestigiosi marchi occidentali –. Ad esempio, stiamo scoprendo i prodotti tradizionali mediterranei. E qui è il luogo migliore per trovare questo stile e le tecnologie per produrli”.
Stile ma anche innovazione, quindi, che si dirige verso mercati sempre nuovi: “Nonostante i macchinari europei siano penalizzati da dazi molto alti – spiega Miguel Annessi, Direttore Operazioni e Acquisti di David Rosental & Hijos di Rosario, Argentina – veniamo qui a Host a selezionarli perché la tecnologia in esposizione è molto più avanzata di quella disponibile da noi”.
Host2015 è stata anche vivacizzata da oltre 400 eventi fra seminari e workshop, gare, campionati, show-cooking e degustazioni. Il comasco Gianni Cocco è stato incoronato Migliore barista d’Italia, mentre il Campionato mondiale di pasticceria ha visto a sorpresa la vittoria del Giappone. Medaglia d’argento per l’agguerrita Nazionale azzurra.
Appuntamento nel 2017, quando HostMilano celebrerà l’edizione numero 40, in fieramilano a Rho da venerdì 20 a martedì 24 ottobre.