MILANO – L’argomento lo abbiamo già affrontato e l’interesse suscitato è stato subito enorme. Il tema era quale caffè scegliere per la prepareazione casalinga, tra moka, espresso, cialde e capsule.
Sulla materia siamo partiti dal confronto realizzato con dovizia di particolari dal portale QualeScegliere.it. Che ha paragonato sul campo, listini alla mano, questi diversi, classicissimi metodi di preparazione. Non per stabilire quale sia il metodo di estrazione migliore o quello preferibile.
Bensì allo scopo di calcolare il costo medio per tazza utilizzando ciascuno di questi metodi.
Visto il grande interesse suscitato torniamo sulle stesso tema con maggiori particolari, dati e tabelle di confronto.
Lo scopo?
Dare modo al consumatore di scegliere basandosi anche su solide motivazioni di ordine economico.
Ne è uscita una lunga e dettagliata disamina, a firma di Alessandra Zunino, che vi proponiamo di seguito.
Le conclusioni?
In parte prevedibili, ma non del tutto scontate. Con una sorpresa finale.
Si sa, gli italiani sono grandi bevitori di caffè. Secondo uno studio condotto dall’Organizzazione Internazionale del Caffè (Ico), nel nostro paese ogni persona consuma circa 5,8 kg di caffè all’anno. Una quantità davvero elevata se si considera che l’espresso ideale contiene circa 7 grammi di macinato.
Se preparare un caffè è percepito come un gesto abitudinario e semplice, scegliere la macchina da caffè più conveniente in base alle proprie esigenze non è altrettanto intuitivo.
Oggigiorno in commercio sono disponibili numerose tipologie di apparecchi. Essi si differenziano per struttura, costo, tipo di caffè utilizzato e principio di funzionamento in sé.
Bisogna poi tenere presente che in Italia è molto comune l’usanza di bere il caffè al bar, dove l’espresso ha un costo medio di 1€ ed ha un gusto unico, ma la spesa non è sostenibile su base quotidiana, soprattutto per chi ama bere più di un caffè al giorno.
Abbiamo quindi deciso di calcolare il costo medio di un caffè preparato in casa in base al tipo di macchina che si decide di acquistare e alla relativa tipologia di caffè che questa utilizza (ovvero se in chicchi, macinato, in capsule o in cialde), supponendo di utilizzare i canonici 7 grammi per ogni espresso.
La moka e la sua variante elettrica: classiche ed economiche
La moka è la macchina da caffè più classica: nonostante le grandi innovazioni tecnologiche in quest’ambito, sono ancora tanti ad utilizzare questo strumento per preparare il caffè. La caffettiera tradizionale compare per la prima volta sul mercato nel 1933. Da allora sono stati prodotti milioni di esemplari, che si differenziano per capienza, design e materiali.
L’elenco che segue illustra i vantaggi, gli svantaggi e i costi legati a questa tipologia di prodotti:
- Funzionamento: la base della moka funge da serbatoio per l’acqua che con il calore si produce un aumento della pressione che spinge il liquido verso l’alto. Tra la caldaia e la parte superiore si trova un filtro che dev’essere riempito di caffè in polvere: l’acqua, passando per questo filtro, diventa di fatto la bevanda che tutti conosciamo. Ricordiamo che attualmente in commercio è possibile trovare una particolare tipologia di moka, quella elettrica; in questi prodotti è presente una base elettrificata con una resistenza all’interno che, riscaldandosi, produce il calore necessario all’erogazione del caffè. Nonostante il meccanismo di funzionamento sia molto semplice ed intuitivo, realizzare un buon caffè con la moka non è certo un gioco da ragazzi: bisogna infatti fare attenzione alla quantità di acqua, che non dev’essere né troppa né troppo poca, alla quantità di polvere di caffè ed al grado di calore erogato;
- Tempo di erogazione: con la classica moka i tempi di erogazione del caffè sono mediamente lunghi. Certamente il fattore tempo dev’essere considerato in relazione alle dimensioni della macchina: maggiore è la quantità d’acqua, più lunga sarà l’attesa. Tenete presente, inoltre, che i tempi di erogazione variano anche in base alla tipologia di cucina; con una cucina a gas il processo sarà più rapido. Mentre con un piano cottura elettrico i tempi si allungheranno notevolmente. Una caffettiera da 3/4 tazze impiegherà tra i 5 e i 10 minuti per produrre il caffè. Da considerare anche i piani a induzione. Essi consentono di far scendere il tempo di erogazione di una moka da 3 sotto il minuto e mezzo. Naturalmente va utilizzata una caffetteria specifica adatta a questo tipo di piastra;
- Pulizia e manutenzione: per ottenere sempre un buon caffè, la moka necessita di una pulizia quotidiana e di una manutenzione ordinaria abbastanza accurata. I vari componenti dovranno essere sciacquati dopo ogni utilizzo, così da eliminare tutti i residui e scongiurare la formazione di muffe. Oltre alla pulizia è necessario anche fare attenzione ad alcuni piccoli dettagli: l’usura della guarnizione, l’eventuale otturazione del filtro superiore e i depositi di calcare nella caldaia dell’acqua;
- Ingombro: l’ingombro della moka è davvero minimo, tanto che anche i modelli più capienti potranno essere riposti agevolmente in pensili o scaffali dopo l’utilizzo. Ricordiamo che è necessario conservare la moka in un luogo asciutto, perché l’umidità potrebbe causare un deterioramento più rapido;caffè moka
- Costo medio macchina: anche il costo della moka è ridotto: un modello di buona qualità dalla capienza di 3/4 tazze ha un costo medio di 18,50 euro. Le caffettiere elettriche invece hanno un costo leggermente superiore, considerando che un modello da 4 tazze costa in media 45 euro;
- Costo medio caffè: il costo del caffè in polvere varia in base alla miscela. In commercio vengono solitamente venduti pacchi da 250 grammi, ed il prezzo al chilo è in media 18,20 euro. Per ogni tazza di caffè sono necessari circa 7 grammi di polvere; quindi nelle caffettiere da 3/4 tazze il filtro potrà contenere circa 25 grammi di caffè macinato. Considerando quindi un costo medio di 18,20 euro al chilo ed una quantità di caffè di 7 grammi a tazza, il costo di ogni singolo caffè si aggirerà intorno agli 0,12 euro.
Macchina da caffè a cialde o polvere: l’evoluzione moderna della moka
Cronologicamente, questa tipologia di macchina da caffè è stata la prima innovazione introdotta in commercio come alternativa alla moka. Questo prodotto ricorda molto la struttura delle macchine utilizzate anche nei bar. Anch’essa un braccio portafiltro dove si inserisce il caffè in polvere oppure le cialde: delle monoporzioni da circa 7 grammi di caffè macinato che vengono confezionate in bustine biodegradabili simili al filtro del tè.caffè macchina cialde
Vediamo adesso per cosa si caratterizza questa macchina:
- Funzionamento: è presente un serbatoio dell’acqua ed un filtro nel quale inserire la cialda o la polvere di caffè. Il meccanismo che permette l’erogazione del caffè sfrutta sempre la pressione che spinge l’acqua all’interno del filtro. Dopo aver collegato la macchina alla corrente elettrica bisognerà riempire il serbatoio, aggiungere la cialda o il caffè in polvere all’interno dell’apposito vano e procedere con la messa in funzione. Moltissimi modelli in commercio includono anche un pannarello per realizzare la schiuma di latte per i cappuccini: da ricordare inoltre che, spesso, troviamo anche delle funzioni aggiuntive. Come lo spegnimento automatico e la memorizzazione delle impostazioni preferite;
- Tempo di erogazione: i tempi di erogazione del caffè sono decisamente ridotti: come abbiamo già ricordato si tratta di una macchina automatica. In circa 1 minuto quindi si potrà ottenere una tazzina di caffè espresso: ciò potrebbe essere sicuramente considerato un vantaggio. Specialmente se paragonato al tempo di erogazione della moka;
- Pulizia e manutenzione: similmente alla moka, anche con questo apparecchio è necessaria una pulizia dopo ogni utilizzo. E il processo diventa un po’ più impegnativo quando si utilizza il caffè in polvere invece della cialda, che va solo buttata via dopo l’uso. La manutenzione non è particolarmente impegnativa e riguarda soprattutto l’attenzione ai livelli di calcare del serbatoio, da trattare con un apposito ciclo di decalcificazione. Bisogna poi, di tanto in tanto, lavare sotto acqua corrente oppure in lavastoviglie il vassoio raccogli-gocce;
- Ingombro: l’ingombro di questi apparecchi è molto superiore a quello di una moka; ma ridotto rispetto ad una macchina automatica vera e propria. Le dimensioni variano in base al modello: l’altezza solitamente si aggira intorno ai 30/40 cm; mentre la profondità intorno ai 15/20 cm;
- Costo medio macchina: queste macchine hanno un prezzo medio-alto, in media 110 euro. Bisogna poi considerare il fatto che si tratta di prodotti elettrici: tra i costi da calcolare ci sarà quindi anche quello relativo all’energia;
- Costo medio caffè: il costo del caffè varia a seconda della tipologia utilizzata: con il caffè macinato il prezzo di una singola tazza sarà sempre di 0,12 euro. Come con la moka. Le cialde invece vengono solitamente vendute in pacchi da 18 o da 20 pezzi. Il prezzo? Dai 4 ai 5 €. Ogni cialda contiene circa 7 g di caffè. Quindi il costo medio al chilo in questo caso è di 26 euro. Il prezzo di ogni singolo caffè, invece, sarà di circa 0,18 euro.
Macchina da caffè a capsule: la praticità si paga
Le macchine a capsule sembrano essere l’evoluzione moderna e di design di quelle a cialde. Si tratta, infatti, di apparecchi che funzionano esclusivamente con monoporzioni di caffè da 7 grammi. Ma questa volta custodite all’interno di involucri in alluminio.
Al contrario delle cialde le capsule non sono riciclabili, quindi il loro impatto ambientale sarà molto incisivo. E ciò potrebbe costituire un punto a sfavore per i consumatori attenti all’ecologia.
Un’altra differenza rispetto alle cialde è che le capsule possono avere anche altri gusti oltre al classico caffè espresso, quindi le macchine che sfruttano questa tipologia di prodotti sono in grado di realizzare anche altre bevande. Analizziamo le peculiarità di questi apparecchi:
- Funzionamento: l’elettricità produce il riscaldamento istantaneo dell’acqua contenuta all’interno del serbatoio. Quest’ultima, spinta dalla forte pressione generata, sale fino a raggiungere la capsula ed attraversarla, erogando il caffè. Si tratta di un meccanismo molto semplice, che funziona sia per il caffè che per le altre bevande come tè, tisane, cioccolata o cappuccino;
- Tempo di erogazione: il tempo di erogazione è davvero molto breve, in meno di 1 minuto si ottiene una tazzina di espresso;
- Pulizia e manutenzione: nel caso della macchina da caffè a capsule le operazioni di pulizia sono veramente semplici. Non c’è contatto con il caffè sfuso e quindi le possibilità di sporcare sono irrisorie. Bisognerà solo effettuare di tanto in tanto un ciclo di decalcificazione per eliminare i residui di calcare dal serbatoio e dal meccanismo interno. Alcuni modelli sono inoltre dotati di un vassoio nella parte inferiore per evitare lo sgocciolamento sul piano d’appoggio: se presente, questo componente dovrà essere svuotato e lavato (anche in lavastoviglie);
- Ingombro: l’ingombro delle macchine da caffè a capsule è abbastanza limitato, dato che questi apparecchi solitamente non superano i 25 cm di altezza. Bisogna inoltre tenere presente che molti dei modelli attualmente presenti in commercio sono dei veri e propri oggetti d’arredamento dal design e dai colori particolari;
- Costo medio macchina: l’elemento del design incide in modo particolare sul prezzo di vendita di queste macchine da caffè: esiste infatti un grosso divario di prezzo tra i modelli semplici e quelli più accattivanti. Il costo medio è di circa 95 euro;
- Costo medio caffè: le capsule sono la tipologia di caffè più costosa. In commercio si trovano solitamente pacchi da 10 capsule da 7 g di caffè (in realtà ce ne sono anche da 5; n.d.c) con un costo che va dai 3 € ai 4,50 €. Consideriamo che il prezzo medio al chilo è di 58,35 €, dunque ogni singolo caffè avrà un costo di circa 0,41 euro.
Macchina da caffè automatica: il risparmio è sul lungo periodo
In tempi abbastanza recenti si sono diffuse in commercio le macchine da caffè automatiche o super automatiche: si tratta di apparecchi molto diversi dalle altre macchine sia per quanto riguarda le caratteristiche strutturali che per il meccanismo di funzionamento. Caffè con macchina automatica.
Vediamo le loro caratteristiche principali nell’elenco che segue:
- Funzionamento: la caratteristica tecnica più interessante di questi apparecchi è la possibilità di utilizzare il caffè in chicchi. All’interno della macchina è infatti presente una macina che permette di macinare istantaneamente i chicchi per ogni caffè erogato. Ciò consente di ottenere una bevanda dall’aroma sempre molto fresco ed intenso. Il funzionamento di queste macchine è molto semplice, nonostante si tratti di apparecchi che includono spesso diverse funzioni che permettono di realizzare non solo l’espresso ma anche caffè lungo, cappuccino, caffè macchiato. Come pure di erogare semplice acqua calda per tè e tisane;
- Tempo di erogazione: i tempi di erogazione sono leggermente più lunghi rispetto alle macchine da caffè a cialde o a capsule, ma comunque molto più brevi rispetto alla moka. Per ottenere una tazzina di caffè espresso ci vogliono circa 2 minuti, compresa anche la fase di macinatura dei chicchi. Ricordiamo che alcune macchine automatiche effettuano anche un ciclo di risciacquo prima dell’erogazione di ogni tazza;
- Pulizia e manutenzione: a differenza delle altre tipologie di macchine da caffè, con quest’ultima le operazioni di pulizia e manutenzione possono essere realizzate meno frequentemente, anche se includono più passaggi (perché composte da più contenitori e pezzi). È importante dedicarsi alla macchina con più cura visto poiché bisogna realizzare periodicamente un ciclo di decalcificazione, che viene quasi sempre segnalato dalla stessa macchina quando necessario. Andranno inoltre svuotati e lavati frequentemente la vaschetta che contiene i fondi del caffè (circa ogni 10 caffè) e il vassoio che si trova nella parte inferiore della macchina;
- Ingombro: l’ingombro delle macchine da caffè automatiche è abbastanza sostanzioso. Solitamente questi apparecchi hanno un’altezza di circa 45 cm, una larghezza di 20 cm ed una profondità di circa 30 cm. Le dimensioni sono legate ad una serie di fattori: la presenza di un serbatoio per l’acqua e di uno per il caffè più ampio, la presenza di una macina interna e di un contenitore per i fondi;Macchina da caffè automatica con display
- Costo medio macchina: le macchine da caffè automatiche sono la tipologia più costosa. Un prodotto di buona qualità dotato di macina interna ha solitamente un prezzo medio di 425 euro. In genere è possibile affermare che i prodotti più costosi sono quelli che consentono di realizzare non solo caffè ma anche tè e cappuccino e che dispongono di funzioni aggiuntive particolari;
- Costo medio caffè: il costo di un caffè realizzato con la macchina automatica è il più basso tra tutti quelli elencati in precedenza. Ciò è dovuto alla possibilità di utilizzare direttamente i chicchi di caffè, un prodotto che ha solitamente un costo al chilogrammo inferiore rispetto al caffè già macinato. Un pacco da 1 chilo di chicchi di caffè ha un prezzo medio di 11,69 euro: ciò significa che ogni espresso realizzato con questo apparecchio avrà un costo di 0,8 euro.
Esaminiamo nella tabella sotto i vari costi d’uso per tazzina prodotta
Prendendo come riferimento i prezzi della grande distribuzione italiana, abbiamo calcolato il costo di un caffè considerando di utilizzare 7 g per prepararlo ed escludendo la spesa iniziale per acquistare la macchina da caffè.
Nel valutare le tabelle si tenga conto che il caffè in grani non costa necessariamente di meno rispetto al suo corrispettivo macinato di pari qualità e caratteristiche. A volte, i prezzi sono equivalenti.
Nulla vieta inoltre di acquistare caffè in grani, macinarlo in modo corretto e usarlo nella moka.
Quali sono i costi complessivi a lungo termine?
Per preparare il caffè in casa non basta investire nella macchina da caffè più adatta alle proprie esigenze, perché è importante tenere in considerazione anche la spesa legata alla tipologia di caffè compatibile con il prodotto che avete scelto di acquistare, quindi macinato, a cialde, in chicchi o a capsule.
Oltre al costo del singolo caffè, abbiamo quindi pensato di calcolare la spesa annuale per tipologia di apparecchio, un dato ottenuto considerando sia il prezzo medio delle macchine che il prezzo medio annuale del caffè (escludendo chiaramente il costo relativo all’elettricità utilizzata).
I dati che riportiamo nella tabella sottostante mostrano i consumi annui di una coppia che consuma 4 caffè al giorno: il prezzo delle varie tipologie di caffè e delle macchine è stato calcolato facendo una media dei prezzi di mercato.
Costo 4 caffè al giorno per 1 anno
Per comprendere la spesa più a lungo termine, abbiamo poi calcolato i consumi di una coppia che consuma 4 caffè al giorno anche su un arco temporale di 3 anni che potete leggere nella tabella che segue.
È bene ribadire che questi calcoli non tengono conto del costo energetico per le macchine elettriche e del costo del gas per quanto riguarda la moka.
Costo 4 caffè al giorno per 3 anni
Alessandra Zunino