domenica 22 Dicembre 2024
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Il Cteit per il primo ottobre, crea la Comunità del rito del caffè espresso

- Parte il primo ottobre la campagna a sostegno della candidatura del caffè espresso Italiano a Patrimonio immateriale dell’umanità. - L’iniziativa ha l’obiettivo di raccogliere firme e contributi artistici per la redazione di un e-book - La comunità è sostenuta dal Consorzio di tutela del caffè espresso italiano tradizionale

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MILANO – In occasione della Giornata mondiale del caffè in programma per il prossimo primo ottobre 2020, il Consorzio di tutela del caffè espresso italiano tradizionale annuncia la nascita della “Comunità del rito del caffè espresso”. Un passaggio fondamentale perché proprio questa comunità sarà al centro di una campagna a sostegno della candidatura del caffè espresso italiano a Patrimonio immateriale dell’umanità presso l’Unesco.

Comunità del rito del caffè espresso: un nuovo modo per fare cultura insieme

L’iniziativa in questione prevede l’avvio di una raccolta firme sul sito www.ritodelcaffe.it e il coinvolgimento di tutti i componenti della comunità stessa invitati a partecipare, con un
proprio contributo, alla creazione di un e-book. Tutti gli amanti dell’espresso potranno
esaltarne il ruolo di straordinario espediente narrativo e raccontare un’esperienza personale legata al rito quotidiano per eccellenza, sotto forma di poesia, fotografia,
racconto scritto o disegno, partecipando attivamente alla scrittura di quello che sarà una
vera e propria raccolta scaricabile gratuitamente dai canali ufficiali della comunità del rito del caffè.

“Quello del caffè espresso in Italia è molto più di un rito quotidiano – spiega Giorgio
Caballini di Sassoferrato, Presidente del Ctceit – Attorno a questo semplice gesto
che milioni di italiani compiono ogni mattina ruota una parte fondamentale della nostra
cultura e della nostra socialità. È un modo per ciascuno di noi di sentirsi parte di una
comunità ed è anche il motivo per il quale noi, tutti insieme, intendiamo sostenere e
tutelare un rito legato alle nostre tradizioni e alla nostra storia, che ci rappresenta e
identifica in tutto il mondo”.

“Questa Comunità nasce per mettere insieme gli operatori e gli artigiani della filiera
produttiva, i consumatori e tutti i cittadini che in Italia e all’estero praticano
quotidianamente il rito del caffè espresso italiano – aggiunge Luigi Morello, Presidente
del Comitato scientifico del Ctceit – E non solo. Quello che abbiamo voluto fare è
stato anche raggruppare tutte le comunità regionali del caffè, unendo tutto il Paese.
Ognuna di queste ha le sue peculiarità e le sue abitudini di consumo ma tutte sono
accomunate dagli stessi valori: inclusività, cultura, socialità, storia e tradizioni”.

Il Consorzio di tutela del caffè espresso italiano tradizionale nasce il 15 settembre 2014 a Treviso

Con l’obiettivo di promuovere, valorizzare e tutelare il caffè espresso italiano tradizionale presso gli operatori del settore e presso i consumatori. Possono entrare a far parte del Consorzio le imprese e gli enti del settore del caffè, quali torrefattori, produttori di caffè e di macchine per il caffè e di altre attrezzature inerenti alla produzione o erogazione del caffè che condividano lo scopo consortile ed abbiano la sede e la produzione in Italia. Il Consorzio è composto da imprese del settore sparse nel territorio nazionale, e da alcuni enti che sostengono con convinzione questo progetto, tra gli altri il Gruppo italiano torrefattori (socio costituente), la Federazione italiana pubblici esercizi e il Comitato italiano del caffè.

Dal 2015 ad oggi il Consorzio è impegnato anche nell’ottenimento della candidatura all’Unesco per il riconoscimento di Patrimonio immateriale dell’umanità del caffè espresso italiano tradizionale. Per ulteriori informazioni www.espressoitalianotradizionale.it

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