MILANO – Milioni di italiani iniziano la propria giornata con una buona tazza di caffè. Dunque, quale modo migliore per dare il via alla partecipazione di Fipe ad HOST se non parlando del caffè in tazzina? Comunicaffè ha risposto presente.
Si sono tenute, infatti, presso lo stand della Federazione a Host, il Salone Internazionale dell’Ospitalità in corso di svolgimento presso Fiera Milano a Rho, le tavole rotonde “L’espresso nei ristoranti” e “Il futuro del caffè tra catene e bar indipendenti”. Due momenti, tra sabato e ieri, per scattare una fotografia dei consumi del caffè in tazzina nel nostro Paese e per condividere spunti e opinioni sul futuro.
Il primo appuntamento, moderato da Comunicaffè, si è svolto sabato ed è stato focalizzato sul tema della qualità del caffè servito ogni giorno nei ristoranti italiani. Il tutto alla presenza di Luciano Sbraga, Direttore dell’Ufficio Studi Fipe, e di professionisti del settore come Fabio Verona, responsabile qualità della Torrefazione Costadoro. C’erano anche lo chef due volte stellato Fabio Pisani del ristorante “Il luogo di Aimo e Nadia” di Milano, Francesco Sanapo, Barista di Firenze e tre volte campione italiano di caffetteria.
Un’occasione di confronto per capire i possibili margini di miglioramento, dai rapporti tra torrefattori e distributori. Fino ad arrivare ad una più attenta informazione nei confronti della clientela. Per creare un vero e proprio “storytelling della tazzina“, costruendo curiosità e cultura nei confronti del “prodotto caffè”.
La tavola rotonda di lunedì, alla presenza del Consigliere Nazionale Fipe Antonella Zambelli, imprenditrice di Varese, è stata invece l’occasione per delineare uno scenario del settore a partire dai dati dell’Ufficio Studi della Federazione.
“Abbiamo visto dai dati che la caffetteria resta il prodotto di punta del bar italiano. Ha un giro d’affari annuo di circa 6,6 miliardi di euro, pari a quasi il 32,5% del fatturato totale dei bar – ha dichiarato Antonella Zambelli -. Un’ulteriore conferma di come quello del caffè sia un momento fondamentale della giornata degli italiani. Nonché ampiamente diffuso su tutto il territorio italiano e spalmato nel corso della giornata. Il caffè al bar è e rimarrà un simbolo dell’italianità, nonché un momento di condivisione e aggregazione duro a tramontare”.
Se si guarda alla distribuzione del consumo al bar nel corso della giornata, infatti, il 19% degli italiani la mattina fa colazione bevendo soltanto una tazzina di caffè. Mentre il 49,3% nel più classico dei modi lo beve al mattino per iniziare la giornata, magari insieme ad un cornetto o altro. Il 37% invece se lo concede durante le pause, soltanto il 9,2% a pranzo, mentre il 4,6% dopo cena.
Guardando, invece, alla distribuzione per tipologia di bar delle tazzine servite in un giorno tipo si nota come ci sia una sostanziale uniformità numerica. Si va dalle 170 tazzine servite nei bar multipurpose alle 220 servite nei lunch bar, passando per le 200 consumate nei bar non specializzati e le 202 nei morning bar. Fanalino di coda gli evening bar con 85 tazzine consumate.
I prezzi diversi lungo lo Stivale
Passando, infine, al prezzo della tazzina di caffè lungo lo Stivale, la situazione è molto variegata. I due estremi sono in media registrati a Bari (0,75€) e a Bologna (1,08€). Mentre nel resto del Paese per un espresso si può ad esempio spendere al Sud da 0,86€ di Roma e Napoli. Fino a 0,92€ di Palermo, mentre al Nord si va da 1€ a Genova a 1,04€ di Torino.
La giornata di Host presso lo stand della Fipe ha visto inoltre l’alternarsi di show cooking. Ma sempre con protagonista il caffè e le spezie in molteplici declinazioni. Nelle quali il chicco più amato dagli italiani ha mostrato tutta la sua versatilità nelle ricette oggetto del concorso “Fantasie al caffè“. Senza dimenticare altre proposte creative come la “Trota salmonata in abbinamento con zafferano di Veduggio e crumble al caffè“. Ma anche i “Frollini con crema di ricotta alla fava di tonka e sale rosa dell’Himalaya con fiori”. Oltre al “Risotto al profumo di agrumi, pepe della Cambogia e goccia di ‘nduja”. Per finire con “L’arte della pasta fresca con una nuova miscela preparata con latte di cocco, cipolla e fiocchi di paprika”.
Le attività presso lo stand Fipe a Host sono organizzate grazie alla collaborazione dei partner istituzionali Fondo Est, Fondo Forte, Ebnt. E anche di altre importanti partnership quali APCI, Consorzio Comieco, Cast Alimenti, Ecozema, Grandimpianti, Hymago James 1599. Oltre a Foodscovery, Cosmai, F.lli Freni con IFI, Ballarini e la Scuola Carlo Porta con ISA.