MILANO – Nuove cifre sul raccolto brasiliano, questa volta da Comexim, uno dei più importanti esportatori del paese carioca, che prevede per il 2012/13 una produzione di 55,8 milioni di sacchi: sensibilmente al di sotto del raccolto del precedente anno positivo del ciclo biennale (2010/11), stimato dalla stessa Comexim nel volume record di circa 60 milioni di sacchi. Una valutazione diversa da quella di Conab, che indica cifre notevolmente inferiori (tra i 48,97 e i 52,27 milioni di sacchi da 60 kg, secondo la stima di gennaio), ma reputa che il prossimo raccolto sarà il più abbondante di sempre, superiore di 2 milioni e mezzo (considerando il valore mediano della stima di 50,61 milioni di sacchi) a quello del 2010/11.
Comexim: i dati sulla produzione
“È opinione comune che il raccolto entrante contribuirà a ridurre le attuali ristrettezze di offerta” ha dichiarato in un report John Wolthers, trader di Comexim operante sulla piazza di Santos. Secondo Comexim, la siccità registrata a settembre, che ha provocato perdite parziali di raccolto nel sul de Minas, sarà compensata dalla maggiore produzione in Cerrado Mineiro, Espírito Santo e Bahia. Il clima insolitamente umido ha contribuito, stando a quanto riferiscono le cooperative, al proliferare di batteri e funghi patogenici, ma la situazione appare comunque sotto controllo e non dovrebbe ripercuotersi in modo apprezzabile sullo sviluppo del raccolto.
Si osserva inoltre (analogamente a quanto affermano molti altri analisti), il ridursi costante dell’incidenza della ciclicità biennale
“Tale fenomeno – afferma Wolthers – può dipendere dalle migliori cure colturali e dalla maggiore applicazione di fertilizzante, ma trova spiegazione anche nella maggiore trasparenza delle cifre fornite nelle stime, a cominciare da quelle governative”. A tale proposito, Conab ha annunciato una revisione dei criteri statistici, destinata a rendere le sue cifre sempre più in linea con quelle del settore privato.
Comexim ha fornito inoltre separatamente le cifre sulle scorte pubbliche e del settore privato
Stimate rispettivamente a 1,79 e 22,95 milioni di sacchi alla data del 1° gennaio di quest’anno. Come già riferito, il governo prevede di commercializzare nelle prossime settimane 1,4 milioni di sacchi di arabica acquistati dai produttori nel 2009. Dati diffusi la scorsa settimana dal segretariato per il commercio estero (Secex) del ministero dello sviluppo, dell’industria e del commercio estero (Mdic) indicano intanto che l’export di gennaio (realizzato in 22 giornate lavorative) è stato pari a 1,952 milioni di sacchi, in calo del 24,56% rispetto ai 2,587 milioni imbarcati nello stesso mese dell’anno passato. Il valore dell’export è stato di 559,2 milioni di dollari, con una variazione minima (-0,62%) rispetto a gennaio 2011.